Pesca abusiva di ricci di mare a Olbia, sequestrati oltre 500 esemplari

I ricci sono stati poi liberati nella acque di Tavolara.

Durante gli ordinari controlli messi in campo dagli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Olbia, coordinati dal Direttore Marittimo del Nord Sardegna Capitano di Vascello Giovanni Canu, hanno sorpreso a Olbia, nelle acque antistanti Punta delle Saline, un pescatore di frodo intento nel prelievo non autorizzato di ricci di mare.

Dopo un breve appostamento il pescatore di frodo è stato bloccato sulla battigia con oltre 500 ricci di mare (Paracentrotus lividus). Il personale della Capitaneria ha provveduto quindi ad elevare il relativo verbale amministrativo procedendo inoltre al sequestro del pescato per violazione delle normative regionali in vigore.

La normativa regionale consente infatti la pesca del riccio di mare esclusivamente ai pescatori professionali, con precise modalità indicate nel   Decreto della Regione Autonoma Sardegna volte a salvaguardare lo stock ittico della specie. L’attività degli uomini della Capitaneria ha permesso di evitare un prelievo sconsiderato da parte di abusivi che causano un depauperamento delle colonie.

Dopo aver verificata la vitalità del pescato, i ricci sono stati restituiti al proprio habitat la rimettendoli in mare all’interno dell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. L’operazione posta in essere va inquadrata nella più ampia serie di controlli ambientali e sulla filiera ittica posti in essere quotidianamente dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia al fine di reprimere eventuali altre attività illecite e proseguirà nelle prossime settimane per garantire la tutela della salute pubblica e della fauna marina.

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