Portava i turisti a Tavolara, a processo per “invasione arbitraria di terreni”

Punta Cannone Tavolara

Avrebbe tratto dei profitti ingiusti accompagnando i turisti a Tavolara.

Punta Cannone, cima più alta di Tavolara, è da tempo inserita come tappa degli itinerari escursionistici internazionali su guide e riviste di tutto il mondo. Un itinerario da favola in uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna che attrae da sempre un turismo di nicchia.

Alcune guide escursionistiche hanno inserito la vetta nel proprio pacchetto di offerta ad eventuali escursionisti clienti. Tra questi, anche Massimo Putzu, che accompagna i propri clienti sulla vetta dal 1983. Per sua sfortuna, nel 2017, i proprietari dei terreni su cui passano i sentieri dell’itinerario, membri della famiglia Marzano, hanno deciso di querelarlo per il “invasione arbitraria“. La fattispecie di reato prevede che all’invasione della proprietà privata altrui si accompagni lo scopo di occuparla o di trarne profitto. Per questo reato Putzu rischia di essere sanzionato con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 103 euro a 1.032 euro.

La difesa di Putzu punta tutto su due argomenti principali. Il primo consiste nel fatto che l’area non sia delimitata da cancelli o reti. Il secondo sul fatto checattraversare quei terreni per giungere alla vetta di punta Cannone sia una pratica piuttosto diffusa. Così diffusa, da essere quantificabile in 2000-2500 accessi annuali da almeno 10 anni. Tutto dimostrabile anche attraverso diverse pubblicazioni internazionali, alcune delle quali prodotte come prove dalla difesa e quindi messe agli atti del processo.

L’accusa è invece basata sull’argomento che i terreni siano di proprietà della famiglia Marzano dal 1934, e pertanto sia impossibile che Massimo Putzu non sapesse trattarsi di proprietà privata. Consentito il transito, ma non a fini di lucro, riassumendo la posizione della famiglia Marzano e dei propri difensori.

La pubblica accusa ha chiesto l’assoluzione per la guida escursionistica imputata: a decidere sarà il giudice di pace del Tribunale di Tempio, che emetterà la sentenza il prossimo 28 giugno.

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