Nessuna deroga per il punto nascita di Tempio, rinvio per La Maddalena: “Uno schiaffo alle mamme”

I pareri del Ministero della Salute sui punti nascita.

I pareri arrivati dal Ministero della Salute alla richiesta di deroga per i punti nascita della Gallura sono una doccia fredda. I massimi vertici della Sanità hanno comunicato alla Regione il diniego per l’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania e hanno chiesto nuovi approfondimenti per il Paolo Merlo di La Maddalena, rimandando la decisione.

Un parere positivo per la richiesta di deroga al punto nascita dal ministero è arrivato e riguarda solo l’ospedale di Iglesias. Una brutta botta alle aspirazioni della Gallura, insomma, che non mancherà di sollevare un polverone di polemiche. L’istanza di richiesta di deroga era stata formalizzata dall’assessorato regionale della Sanità e trasmessa a Roma il 31 gennaio scorso al fine di superare i limiti stabiliti dalla normativa nazionale per i punti nascita considerati sub-standard, cioè quelli in cui si registrano meno di 500 parti l’anno.

Obiettivo della richiesta: scongiurare la chiusura del punto nascita di Iglesias e riavviare le attività già sospese negli ospedali della Gallura. Dal ministero sono arrivati i pareri, che bocciano le possibilità per Tempio e rimandano la richiesta per La Maddalena. “Da Roma ancora un segnale di poca attenzione per i problemi del nostro territorio – tuona il governatore Christian Solinas -. In particolare, per ciò che riguarda il punto nascita di La Maddalena registriamo scarsa sensibilità per la condizione peculiare dovuta alla doppia insularità”.

Deluso dalla risposta anche l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. “I pareri espressi dal Ministero della Salute alle nostre richieste di deroga per la riattivazione dei punti nascita di Tempio e La Maddalena – dichiara l’assessore – sono l’ennesimo schiaffo alle mamme della Sardegna. Nel primo caso la chiusura è netta. Nel secondo, dopo aver atteso una risposta per oltre un anno, tutto quello che ci viene proposto è un estenuante rimpallo con un’ulteriore richiesta di approfondimenti”.

Negativo, quindi, il parere sul Paolo Dettori. Una risposta basata, tra le altre cose, sulla premessa per cui la richiesta di deroga non sarebbe stata giustificata in ragione del basso numero di utenti. Differente, infine, la posizione sul Paolo Merlo per cui il Ministero, pur dichiarando, al momento, di non potersi esprimere in modo favorevole, ha aperto a una fase interlocutoria. 

“Le peculiarità del territorio di Tempio e La Maddalena – precisa Nieddu – e in particolare l’insularità di quest’ultima, non sembra siano state prese in grande considerazione nella formulazione del parere. Le risposte che abbiamo ricevuto evidenziano la necessità di rivedere i criteri che legano la sopravvivenza dei servizi sanitari a parametri troppo rigidi che non considerano le specificità geografiche e demografiche della Sardegna. Sul punto nascita del Paolo Merlo il Ministero decide di non decidere, ma i nostri obiettivi non sono cambiati. Proseguiremo l’interlocuzione con Roma dando immediatamente seguito all’approfondimento richiesto”.

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