L’operazione della polizia.
Sono state eseguite dalla squadra mobile della Questura di Nuoro, in collaborazione con quella di Sassari e del Commissariato di Olbia, 12 misure cautelari (6 di custodia cautelare in carcere e 6 presso il rispettivo domicilio), nei confronti di 12 persone resesi responsabili dei reati di traffico di sostanze stupefacenti e armi nonché di tentata rapina nei confronti di anziane vittime.
Le misure emesse dal gip del Tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, hanno richiesto anche il supporto operativo delle pattuglie del reparto prevenzione crimine e delle unità cinofile della polizia e di un’unità cinofila della Guardia di finanza di Ventimiglia (grazie alla quale sono stati rinvenuti 2mila euro occultati in un armadio). Di fatto, 14 le persone coinvolte (di cui una già arrestata e l’altra denunciata a piede libero).
Le indagini sono partite dagli arresti dei tre responsabili dell’attentato dinamitardo perpetrato a scopo estorsivo nei confronti del titolare dell’agenzia Europcar, avvenuto a Nuoro nel febbraio scorso. Due di loro, infatti, sono risultati coinvolti nel gruppo criminale, intercettato dagli operanti. In pochi mesi gli investigatori hanno ricostruito le dinamiche operative dei malfattori dediti al traffico di armi e di sostanze stupefacenti.
Sequestrati 5 chili di marijuana nonché diverse quantità di eroina, cocaina e oppio. Il sodalizio trafficava tra la provincia di Nuoro e quella di Sassari, soprattutto nelle zone balneari approfittando della maggiore presenza di turisti per la stagione estiva in corso.
Dalle attività di intercettazione tecnica e dai numerosi servizi di osservazione e pedinamento tradizionale attuati dal personale della squadra mobile di Nuoro è emerso che gli arrestati hanno tentato di rapinare persone anziane, approfittando della loro minore capacità difensiva, attività quest’ultime, scongiurate dalla polizia di stato.
La banda faceva sopralluoghi preventivi con il pretesto di vendere a domicilio prodotti caseari e una volta individuata la vittima staccava la corrente elettrica per indurre l’anziano proprietario dell’immobile ad uscire di casa per verificare il contatore esterno.
La polizia invita coloro che riconoscono queste modalità operative a denunciare i fatti similari subiti o a stare attenti per il futuro a chi si presenta alla loro porta con intenti subdoli.