Riforma sanitaria, si va verso lo scontro: i sindacati minacciano lo sciopero. Possibili disagi anche in Gallura

Trattative interrotte con la Regione e con il manager di Ats Fulvio Moirano.

Riforma sanitaria, adesso è caos. Ai sindacati non va giù il metodo usato dai vertici di Ats e dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, accusati di non aver convocato un tavolo di confronto con le parti sociali dopo l’approvazione della riforma. Da qui l’interruzione delle relazioni sindacali e la minaccia di sciopero.

“Al momento non esistono le condizioni per proseguire il confronto”, fanno sapere Cgil, Cisl e Uil, definendo “insostenibile” la situazione venutasi a creare. La loro richiesta è relativa all’apertura di un tavolo di confronto con il manager di Ats Fulvio Moirano e con l’assessore Arru. Molti i temi da discutere: orari di lavoro, retribuzioni delle festività infrasettimanali, indennità per i medici di Medicina Generale, per la Guardia Medica e per il 118. Un tema questo sul quale si è fatta sentire anche l’opposizione in consiglio regionale, in particolare per voce dell’ex presidente Ugo Cappellacci, attuale coordinatore di Forza Italia. E sul quale l’assessorato regionale assicura di essere al lavoro per risolvere la questione.

Quel che è certo al momento è che le intenzioni delle rappresentanze sindacali sono chiarissime. E sembrano andare in direzione di uno scontro frontale con la Regione e l’Ats: senza una risposta alle tante questioni rimaste in sospeso, il prossimo passo sarà una grande manifestazione di piazza a Cagliari e lo sciopero generale.

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