Sanità, Loddo: Regione appiattita dall’autorità imposta da Roma

I medici galluresi sono sul piede di guerra

Juli Piscedda

“Sparirà il punto nascita, la chirurgia diventerà un day surgery, l’otorino, la cardiologia e la cardiologia come la conosciamo oggi non esisterà più”, è quanto afferma, Gio Martino Loddo, attuale sindaco di Calangianus, nonché medico con esperienza pluriennale. A poche settimane dalla fine del suo mandato, il sindaco è deciso a portare a termine, fino in fondo, il patto siglato con la sua popolazione.

“Stiamo assistendo ad un appiattimento della Regione sotto l’autorità imposta da Roma”, spiega Loddo. “Il dibattito sui tagli previsti dal decreto, è sorto durante un congresso svoltosi poco tempo fa, prosegue il sindaco, “purtroppo le caratteristiche del nostro territorio non consentono l’applicazione dei parametri del decreto Balduzzi. La nostra isola investe a metà sulla sanità. E dobbiamo ammettere che non è mai stata governata come si deve”.

 Gli ospedali sono suddivisi in reti ospedaliere per “acuti” e ospedali per “sub-acuti”, questo fa la differenza perché i servizi più importanti sono concentrati negli ospedali per “acuti”. ”Ecco perché evitare che il Paolo dettori sia declassato a ospedale di base, e peggio a ospedale di comunità, cioè ospedale per subacuti, e far riconoscere alla Regione anche il pronto soccorso traumi, spiega Loddo,  avrebbe almeno garantito il trattamento dei pazienti acuti e per questo salvaguardato alcuni reparti e servizi che così come si prospetta ora saranno cancellati”. 

In Alta Gallura per poter far fronte ai propri problemi di salute, gli abitanti saranno costretti a muoversi verso Olbia o Sassari. “Non si è capita la gravità della situazione, afferma Loddo, sia per le persone sia per i medici stessi ai quali viene tolta la possibilità di fare diagnosi e di curare o intervenire su casi gravi”.

La situazione è critica anche nel resto della Gallura e dell’isola. Nel territorio che comprende Sassari e Olbia ci sono solo due Centri Traumi di zona. Gli unici Presidi di pronto soccorso per Traumi riconosciuti in tutta la Sardegna sono, invece, ad Alghero e Lanusei. “A peggiorare le cose c’è la nascita di un ospedale privato per acuti di alta specializzazione quale è il mater Olbia. In questo modo la chirurgia pediatrica a Sassari in un ospedale pubblico viene declassata”.

Con il decreto Balduzzi, verrebbe dimezzata anche l’assistenza ospedaliera e i servizi. “Abbiamo bisogno di una struttura pronta a tutte le esigenze, prosegue il sindaco, “ciò significa che dobbiamo avere l’ambulatorio, il poli-ambulatorio, la guardia medica e altri servizi indispensabili per fornire la giusta assistenza ai pazienti. La rimodulazione e la riclassificazione prevista dal decreto Balduzzi non tiene conto delle caratteristiche del territorio. Il decreto Balduzzi comprende tre tipi di strutture ospedaliere: ospedali di base, (fino a 80.000 abitanti) DEA di primo livello (fino a 150.000 abitanti) e DEA di secondo livello (oltre i 600.000 abitanti)”.

Al momento ci sono 11 strutture complesse. Se passa il concetto di ospedale di base, sarebbero cancellate tutte. In Gallura ci sono 23 guardie mediche. “Il medico di famiglia è di turno fino alle 20, spiega Loddo, e dalle 20 in poi è disponibile il 118 con una mole di lavoro tale da non poter garantire l’assistenza su 26 comuni”. Le reti integrate che saranno strutturate nell’ambito del sistema sanitario ospedaliero sono dieci: urgenze cardiovascolari/infarto, traumatologia, ictus, neonatologia e punti di nascita, oncologia, pediatria, trapiantologia emergenza e urgenza, terapia del dolore e malattie rare. “Queste sono le reti riconosciute dalla Regione e inserite nei protocolli, spiega Loddo, Pur avendo creato a Tempio il Centro per la terapia del dolore, non viene riconosciuto nell’apposita rete”.

La proposta del sindaco Loddo è di rendere l’ospedale di Tempio una struttura con i servizi essenziali: chirurgia, cardiologia h24, laboratorio analisi, ortopedia e medicina come struttura complessa. Tutte condizioni che garantiscono assistenza immediata ai pazienti con traumi senza aspettare che un anestesista sia reperibile. L’obiettivo è di garantire il mantenimento delle funzioni vitali.

“Manteniamo la chirurgia seria, l’anestesia con ipotesi di rianimazione, conclude Loddo, la guarda medica attiva h24, l’anestesista e la cardiologia intese come servizio e non reparto. Con l’attuazione del decreto sul territorio gallurese, l’emodinamica verrebbe trasferita ad Olbia”. Oggi il sindaco di Calangianus parteciperà alla conferenza socio sanitaria durante la quale si affronterà il problema. L’incontro si svolgerà a La Maddalena.

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