L’appuntamento è per giovedì 6 luglio, a Cagliari: attese 4mila persone per la mobilitazione contro la riforma sanitaria in Sardegna.
Sanità, scatta la manifestazione di protesta contro la riforma. Ad annunciarlo Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica. Tra i motivi dello sciopero il rischio di perdere ospedali e presìdi sul territorio, oltre a quello di esuberi tra il personale.
L’obiettivo è quello di fermare la riforma della sanità in Sardegna. Con questo scopo giovedì partiranno autobus da tutta la Gallura, con destinazione Cagliari, dove alle 10, in piazza del Carmine, è fissata la partenza del corteo di protesta.
“Uno dei territori più penalizzati – ha detto Nino Cois, Cgil Fp – sarà la Gallura. E la risposta qual è? Una struttura privata”. Fulvia Murru, Uil Fpl, ha rincarato la dose: “A Muravera, Isili, Ozieri si sono chiusi i reparti di Ostetricia e ginecologia. Assicurando che sarebbe stato creato un centro donna. Hanno chiuso e il centro donna non c’è”.
Tra le prime richiesta avanzate dagli organizzatori della manifestazione c’è quella di fermare i lavori in Commissione sanità. “Vogliamo cancellare le liste d’attesa – ha aggiunto Cois – e vogliamo confrontarci con l’assessore alla Sanità Arru, con quello al Bilancio Paci e con il presidente Pigliaru”.