La Sardegna seconda regione in Italia per la raccolta differenziata

raccolta differenziata

Con il 74% la Sardegna seconda solo al Veneto nella raccolta differenziata.

Con circa il 74%, dice l’assessore, la Sardegna è regione italiana dopo il Veneto con la migliore percentuale di raccolta differenziata. Un grande risultato che sembra quasi certamente destinato a migliorare ancora nel corso del prossimo anno 2022. 

Per raggiungere l’ambizioso obiettivo dell’80% di raccolta differenziata sul territorio regionale, la Giunta ha deliberato la programmazione di 1 milione 315 mila euro a favore dei Comuni richiedenti per il completamento o realizzazione ex novo di ecocentri.

“Sono stati stanziati – spiega l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis – per i complementi dei centri di raccolta già esistenti 40 mila euro a favore dei Comuni di Masainas, Irgoli, Loceri, Isili, San Nicolò Gerrei, Barumini, Pompu, Riola Sardo, Padru, Ilbono, Villaurbana, Nurri, Siamaggiore, Ozieri, Escalaplano, Modolo, Senorbì e Siliqua. Al comune di Maracalagonis è stato assegnato un finanziamento complessivo di euro 100mila per il completamento degli ecocentri del centro urbano principale e della località balneare Torre delle Stelle. Sono stati finanziati inoltre i comuni di Armungia, Tortolì, Ussaramanna e Narbolia con 80mila euro ciascuno ed il Comune di Oristano con 120mila euro”.

Col 5% in meno rispetto al 2020 invece, la Sardegna è la decima regione italiana (su 20) per tariffa media rifiuti a carico delle famiglie. In controtendenza rispetto al dato medio nazionale, che vede nel 2021 un rincaro dell’ 1,5%.

“La Sardegna viene premiata – continua Lampis – dalla programmazione politica che la Giunta Regionale ha messo in campo negli ultimi due anni per ottimizzare i parametri percentuali di raccolta differenziata. L’operato virtuoso della nostra Isola emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, sottolinea l’assessore, . L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2020 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri”.

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