Scoperta un’altra piantagione di marijuana, sequestrate oltre 1.000 piante

Arrestato un 53enne.

Continua senza sosta l’attività del comando provinciale di Cagliari finalizzata al contrasto della diffusione di sostanze stupefacenti nel territorio della intera provincia sarda.

Nella giornata di ieri i Baschi verdi e i cinofili della seconda compagnia Cagliari, congiuntamente ai militari del reparto operativo aeronavale di Cagliari, hanno tratto in arresto un 53enne residente a Barrali, già con precedenti specifici, colto in flagranza nell’attività di coltivazione illegale di piante di marijuana.

Nel corso del costante controllo del territorio eseguito dalla componente aerea del Corpo, l’equipaggio dell’elicottero ha notato, sulla dorsale del monte Serpeddì, a Sinnai, una estesa coltivazione di piante di marijuana nascosta in una stretta insenatura difficilmente raggiungibile e lontana dai più battuti sentieri.

Dopo una rapidissima attività di riscontro, alle prime luci dell’alba, i Finanzieri, sempre avvalendosi della “copertura” fornita dal predetto elicottero, hanno raggiunto la piantagione percorrendo un ripido sentiero sul costone della montagna.

Giunti alla coltivazione, hanno sorpreso una persona intenta a dormire in una tenda ricavata ai margini della piantagione, al cui interno vi erano tutti i materiali occorrenti per la cura e il successivo taglio delle piante, ormai pronte per essere estirpate ed essiccate.

Complessivamente i militari hanno rinvenuto 1043 piante di marijuana, tutte alte oltre un metro, che avrebbero consentito di ricavare circa 50 chili di sostanza stupefacente per un valore non inferiore a 100.000 euro. La piantagione, previa campionatura, è stata immediatamente distrutta. Il soggetto, arrestato per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti, è stato tradotto presso il carcere di Uta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Tale attività testimonia ulteriormente la tenacia della Guardia di finanza nel contrasto ai traffici illeciti, attraverso un perfetto connubio e sinergia operativa tra la componente terrestre e la componente aeronavale del Corpo. Tale cooperazione aveva già condotto, qualche settimana addietro, alla scoperta, nelle campagne di Maracalagonis, di un’altra piantagione.

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