In fuga dalla zona rossa verso le secondo case, crescono gli arrivi in Gallura: “Serve prudenza”

Fiera

Gli arrivi nelle seconde case della Gallura.

Riaprono e si ripopolano le seconde case della Gallura e di Olbia. Con le nuove regole del decreto, che consentono spostamenti nelle seconde case anche da regioni che si trovano in zona rossa, il numero di turisti in arrivo sull’Isola sta aumentando considerevolmente con la paura che possa mettere a rischio questa sorta di immunità conquistata nella lotta contro il coronavirus.

Tante le preoccupazioni di un possibile aumento dei contagi, che rischia di far cambiare colore alla Sardegna, unica in zona bianca. A sottolineare queste preoccupazioni è il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda, il quale ha invitato alla prudenza per chi decide di spostarsi nella seconda casa in Sardegna. Solo nel territorio di Arzachena, infatti, ci sono oltre 2000 seconde case.

Preoccupazione espressa anche dal consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi. “Inacettabile abbassare la guardia – ha detto -, il governatore Solinas alzi la voce come ha fatto con Conte. La Sardegna ha conquistato la zona bianca con grande sacrificio. Un presidente della Regione che ha osteggiato a prescindere qualsiasi intervento in merito del Governo presieduto da Giuseppe Conte adesso subisce passivamente decisioni che avranno con certezza effetti devastanti sul nostro sistema sanitario mettendo inoltre a repentaglio una stagione turistica che i nostri operatori attendono come ultima ancora di salvezza per non sprofondare.
Solinas abbia un sussulto e provveda a emanare un’ordinanza che ci protegga da questa annunciata invasione”.

Via libera agli spostamenti anche a Pasqua e Pasquetta. Si teme così che i controlli negli scali potrebbero non bastare per frenare un possibile aumento dei contagi. La Sardegna è anche fanalino di coda per quanto riguarda il piano vaccinale, con 136.400 dosi somministrate sulle 202.030 disponibili. Su questo punto si è espresso il consigliere regionale (PD) Giuseppe Meloni. “Mi preoccupa parecchio, infatti, vedere la nostra Isola fanalino di coda nella somministrazione del vaccino – ha detto – e non si può pensare che potremmo mantenere a lungo il privilegio della zona bianca se dovessimo continuare a detenere questo primato negativo. Arrabbiamoci, protestiamo e suoniamo la sveglia alla Regione anche e sopratutto per questo”.

In merito alla questione delle seconde case, il consigliere ha aggiunto che “molti ci chiedono un intervento volto a sollecitare il presidente Solinas al fine di bloccare con un’ordinanza questo fenomeno. Si tratta di preoccupazioni condivisibili. Tuttavia, io non mi sentirei sicuro nemmeno se restassimo semplicemente, nella nostra zona bianca, da soli tra residenti in Sardegna”.

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