Lo smart working è un successo in Gallura soprattutto tra le donne

Prorogato lo smart working.

Lo smart working conquista anche la Gallura e Olbia e piace soprattutto alle donne. Molti lavoratori, che lavorano ancora da casa, usufruiranno finalmente della proroga – approvata in Commissione Affari sociali alla Camera- del lavoro agile fino al 31 agosto, che non decade con la fine dello stato di emergenza.

Secondo dati più recenti, almeno nel contesto nazionale, sono più di 7 milioni gli italiani che lavorano da casa, il 61% almeno tre giorni a settimana. Il lavoro agile ha semplificato tantissimo la vita dei lavoratori, soprattutto delle donne con figli. E’ aumentata la facilità di conciliare il lavoro con la vita domestica, che spesso in Italia è spesso sulle spalle delle genitrici e questo spesso porta le stesse ad abbandonare il lavoro.

Il “lavoro agile” piace anche in Gallura.

Tra queste c’è Paola, 36 anni che vive e lavora a Olbia in un’azienda di telecomunicazioni Da marzo 2020, in piena pandemia, si trova in smartworking. “Dal punto di vista economico è ciò che permette ad un famiglia con dei bimbi piccoli di avere un lavoro e svolgerlo senza spese enormi legate a dopo scuola – spiega – o altri tipi di oneri per poter gestire i bimbi c’è la grande comodità di lavorare da casa ma logicamente sembra di non staccare mai, ma in ogni modo i pro sono molti di più rispetto ai contro. Per me lo smart working non andrebbe solo prorogato ma messo a tempo indeterminato. La vita è quella di ogni giorno e l’impegno lavorativo c’è comunque, ma logicamente vivendolo dentro casa porta meno stress”.

Quali sono le giornate tipo di un lavoratore o una lavoratrice in smart working. “Mi alzo alle 9 perché non dovendo prepararmi per andare in ufficio ho orari più flessibili – racconta Francesca, 33 anni che si occupa di digital marketing -, ogni mattina alle 10 partecipo alle video riunioni su Zoom perché ho colleghi in varie parti d’Italia, per coordinarci con gli impegni e il lavoro. Quindi, diciamo che questo è l’orario in cui comincio a lavorare, cosa impensabile se lavorassi in ufficio dall’altra parte di Olbia, soprattutto senza la comodità di stare seduta nella propria scrivania e di gestirmi gli orari secondo il mio metodo”.

Lavoro in ufficio, no grazie. Con l’esplosione del telelavoro oggi tanti sanno che si può lavorare in casa avendo soltanto una connessione internet. Così c’è chi si è reinventato e si è creato un lavoro, approfittando delle tantissime opportunità che possono dare le tecnologie. Tra questi c’è anche Gianluca, 30 anni, che prima lavorava stagionale in ufficio e dopo essersi formato durante la pandemia non tornerebbe più a svolgere il suo lavoro precedente. “Mi sono voluto mettere in proprio e in smartworking perché il lavoro stagionale che facevo prima non mi soddisfava – spiega -. Anche prima occasionalmente lavoravo come social media manager e ho acquisito le competenze studiando molto. E’ un lavoro dinamico, moderno e tecnologico e spesso incontro tantissimi clienti con i quali fisso dei colloqui. Lavorare a casa non significa necessariamente fare un lavoro monotono in solitudine”.

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