Gli ambulanti vincono al Tar, ma Nizzi frena sul mercato a San Pantaleo

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Lo stop al mercato di San Pantaleo.

”Il trasferimento del mercato di San Pantaleo è un atto dovuto”. Così la pensa l’amministrazione che nell’ultimo Consiglio comunale di Olbia ha deciso che l’attività vitale per la frazione di Olbia non può occupare quegli stalli.

Gli ambulanti erano ricorsi al Tar e lo avevano pure vinto. Tuttavia, in base ad alcuni atti depositati in Comune, secondo l’amministrazione non è considerato sicuro. Al Consiglio comunale è approdata una nuova planimetria, che ridefinisce gli stalli che gli ambulanti dovrebbero occupare, che non saranno a San Pantaleo, ma a Olbia.

“Questa vicenda e i danni conseguenti al mancato svolgimento del mercato a San Pantaleo – dice presidente regionale Ana-Ugl il Sta facendo dei danni non solo agli ambulanti ma anche al turismo, alle Attività commerciali, ai bar, ai ristoranti, alle agenzie turistiche. Tutto l’indotto che vive attorno al mercato di San Pantaleo. Non ho parole per descrivere un’amministrazione comunale, che per colpire dei commercianti che non hanno voluto accettare delle determine o ordinanze risultate già per 4 ricorsi 3 al Tar e una al consiglio di Stato, illegittime”.

“La maggioranza dovrebbe dimettersi. Stanno continuando a giocare sulla pelle dei lavoratori – prosegue -. Che si alzano alle 4 del mattino, che ci sia pioggia o 40 gradi. Il giudice li fermerà sicuramente, abbiamo già in mano sentenze dove un Comune ha spostato il mercato di 300 metri. Il Tar ha dato ragione agli Ambulanti, che avevano avanzato il ricorso. Il commissione SUAP, più volte abbiamo sollecitato che ci saremo fatti carico dei parcheggi, dei costi delle navette, del personale anche nell’arteria principale, ogni nostra proposta è stata bocciata”.

“Il sindaco deve conoscere bene il mercato – conclude Giordo – forse non si ricorda che l’attività si svolge solo per 3 mesi e non come ha affermato in Consiglio comunale per 12 mesi. Hanno voluto iniziare una guerra che sicuramente perderanno, è faranno tanti danni erariali nelle casse del comune. Ora anziché risarcire i 22 ambulanti che gli era stato revocato lo stallo perché secondo il Comune erano scadute le concessioni, (già stabilito dal Tar Sardegna ) ora dovranno rimborsare circa 80 ambulanti che presentano il nuovo ricorso. Sempre con la speranza che i commercianti in sede fissa, non avanzano un altro ricorso. Per mancato introito”.

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