Pace tra Sgarbi e il sindaco di Arzachena, il critico d’arte: “Mi scuso per gli insulti”

Sgarbi ArzachenaVittorio Sgarbi (facebook)

Vittorio Sgarbi si scusa per gli insulti al sindaco di Arzachena.

Pace fatta tra il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, e Vittorio Sgarbi. Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva ritirato la querela per gli insulti ricevuti dal critico d’arte e quest’ultimo si è scusato per le parole pronunciate il 19 agosto 2020.

In un video messaggio, Sgarbi, per difendere l’imprenditore Flavio Briatore per la chiusura del Billionaire dopo il focolaio di Covid, aveva definito Ragnedda “una caricatura, un sindaco che scaricava bottiglie al Billionaire. Vergognati finto sindaco, scaricatore di bottiglie, non sei il fascista che mostri di essere, e mettiti la mascherina da qualche altra parte del tuo inutile corpo mentre scarichi bottiglie al Billionaire“.

Dopo lo stop al processo annunciato nei giorni scorsi, Vittorio Sgarbi ha deciso di esprimere le sue scuse pubbliche al sindaco Ragnedda. “Porgo le mie scuse formali a lui e a tutti i cittadini di Arzachena – ha scritto Sgarbi nella sua pagina -. Quel particolare momento storico mi ha portato a lanciare accuse e considerazioni fuori luogo e certamente non adeguate alla figura del sindaco, al quale ribadisco le mie più sincere e sentite scuse e l’apprezzamento per il lavoro che ha portato avanti (anche durante il periodo delle restrizioni Covid-19) e che continua a portare avanti per la sua comunità. Con la speranza di potere presto godere della bellezza del suo territorio e dell’ospitalità della sua gente auguro buon lavoro e porgo i miei più affettuosi saluti”.

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