L’ex compagna rivela che una storica battuta di Troisi è nata a Santa Teresa Gallura
È nata a Santa Teresa Gallura la celebre battuta sul nome “Massimiliano” che Massimo Troisi recita nella parte finale di “Ricomincio da tre“. Gli effetti della differenza di lunghezza tra i nomi Massimiliano, Ugo e Ciro sono diventati una scena cult del cinema italiano. L’account ufficiale del comico napoletano riporta le dichiarazioni dell’allora compagna e co-sceneggiatrice Anna Pavignano. L’ispirazione per la scena nel film dell’81 nasce da un bambino incontrato in Sardegna con la madre.
“Eravamo in vacanza a Santa Teresa di Gallura e c’era questa mamma, era giugno quindi la spiaggia era deserta, c’eravamo io, Massimo e una mamma con un bambino – racconta Anna Pavignano -. Questa mamma era molto stanca e il bambino continuava a buttarsi in acqua; la mamma lo chiamava per dirgli di non buttarsi in acqua e lo chiamava “Massimiliano… Massimiliano”. Lo faceva molto lentamente anche perché era stanca e faceva anche molto caldo. Allora a Massimo è venuta in mente questa battuta “Se un figlio lo chiami Massimiliano, il bambino prima che hai finito di chiamarlo sta già in acqua se lo chiamava Ugo, magari si fermava subito“.
“E quindi, in “Ricomincio da tre” dove lei aspetta un bambino alla fine del film, quale battuta migliore se non questa! Mi scrivono anche tantissimi Massimiliano napoletani che dicono che la loro vita è stata segnata da questa battuta. Poi, ognuno ha la propria versione perché magari può essere successo che Massimo, andando dal barbiere o parlando con un amico, l’ha ripetuta. Se Massimo aveva qualche battuta in mente la usava, forse un po’ la provava, per vedere se faceva ridere altri oltre me”.