L’analisi di Confartigianato Gallura sulla ripresa
Sulla Sardegna che produce spira il vento di nord-est: in Gallura la ripresa ha già riassorbito pandemia e conflitto. Ma cittadini e imprese chiedono servizi, infrastrutture e buona politica. Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato Gallura): “Politica distratta sullo sviluppo del territorio: serve la Provincia e amministratori locali che si facciano portavoce su disagi e carenze”. I dati e l’analisi di Confartigianato Gallura.
Gli studi di Confartigianato
Le vele della Sardegna che produce si gonfiano di un forte vento di nord est. E il nord est in questione è la Gallura, i cui dati economici delle imprese, secondo le ultime rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna al primo trimestre 2023, hanno tutti il segno “più” davanti, a conferma di come la pandemia sia alle spalle e il conflitto tra Ucraina e Russia ammortizzato dalle migliaia di piccole e medie realtà e dalle decine di migliaia di lavoratori.
Con oltre 24mila imprese totali, di cui 5mila artigiane, una crescita di 611 attività produttive rispetto al 2019 e di 109 sul 2022, gli addetti arrivati a quasi 39mila, di cui più di 9mila alle dipendenze delle realtà artigiane, la Gallura si conferma “felix”. I numeri del dossier curato dall’Associazione Artigiana gallurese dicono anche ancora una volta come da tradizione, tra le aziende il sistema casa (edilizia, impiantistica, servizi e manutenzioni) faccia da locomotiva, seguita dall’autoriparazione, dall’alloggio e la ristorazione e dall’agricoltura e pesca. Tra i settori primi i servizi seguiti dalle costruzioni.
“Il mercato non può essere l’unico elemento sul quale poggiare una politica di sviluppo del nord est della Sardegna – prosegue Giacomo Meloni -. Per questo motivo è necessario che gli amministratori locali e della Gallura, in modo unitario, si facciano portavoce dei disagi e delle carenze. Con l’obiettivo di fare pressione nei confronti degli interlocutori politici a tutti i livelli affinché siano messe in campo energie specifiche su questi temi. Crediamo, per questo, sia necessario costruire un momento di dibattito che possa iniziare ad affrontare queste tematiche”.