La Sardegna si presenta a Londra per crescere con lo slogan terra dell’innovazione

Oggi la giornata di presentazione.

Missione a Londra per il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che oggi e domani, insieme all’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, prenderà parte ai lavori di “Sardinia Land of Innovation”, iniziativa finanziata e organizzata dall’assessorato dell’Industria, in collaborazione con ICE-Agenzia, per favorire ulteriormente l’internazionalizzazione delle imprese sarde.

Iniziata lunedì scorso, “Sardinia Land of Innovation” è una delle attività previste all’interno del Programma Triennale per l’Internazionalizzazione e presenta il sistema Sardegna, con alcune delle eccellenze del settore ICT, agli investitori britannici. Il boot camp si tiene a Londra fino al prossimo 28 settembre e il clou è la giornata di presentazione del sistema Sardegna in favore delle imprese innovative, prevista per oggi. All’incontro, alle ore 9 e 30 nella sede dell’Ambasciata Italiana, saranno presenti tra gli altri il rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli, e i responsabili scientifici dei Progetti ARIA, AVIO e SAR-GRAV.

Le imprese innovative e startup sarde che hanno aderito all’iniziativa sono 11: Art Backers, Green Share, Cube Controls, Intendi me, Almy Test, Entando, Bautiful Box, Playcar, Virtuoso, Sud Legno e Oppex. Nel corso della prima giornata, gli imprenditori hanno visitato la Borsa di Londra e incontrato gli operatori della principale piazza finanziaria europea. Fino al 28 settembre sono previsti masterclass, attività di mentoring individuale a opera di consulenti selezionati e visite a spazi di co-working, acceleratori e aziende del settore tecnologico.

L’obiettivo è far conoscere meglio al mercato britannico le potenzialità offerte dalle imprese innovative sarde, in particolare nelle filiere strategiche dell’ICT, turismo, reti intelligenti per la gestione efficiente dell’energia, biomedicina, aerospazio e innovazione finanziaria. La missione consentirà alle aziende sarde di verificare, sul mercato britannico, l’appetibilità della propria offerta, l’opportunità di avviare un’impresa e la possibilità di trovare investitori, oltre che porre le basi per attività di sviluppo nel Regno Unito e favorire l’avviamento di imprese in Sardegna da parte di aziende britanniche.

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