Una Zona economica Speciale a Olbia, firmata l’intesa tra Comune e Cipnes: “Così la città avrà nuove imprese”

Protocollo d’intesa tra Comune e Cipnes.

“Le Zone Economiche Speciali, previste dal decreto del Governo per il rilancio del Mezzogiorno, costituiscono una grande opportunità per la nostra isola e per Olbia. Abbiamo inviato una comunicazione alla responsabile dell’ufficio legislativo della Camera, agli onorevoli Scanu e Brunetta, per introdurre tre emendamenti, ovvero alcune modifiche, al decreto, considerando il ruolo strategico della città di Olbia nella sua dimensione logistico-portuale e pertanto economica, sociale e territoriale dell’isola”. Così si esprime il sindaco di Olbia Settimo Nizzi in merito al decreto legge dello scorso 20 giugno, che contiene alcune disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno.

Naturalmente la stessa comunicazione è stata inviata al presidente della Regione ed al neo presidente dell’Autorità di Sistema del Mare di Sardegna, chiedendo inoltre la convocazione di un tavolo tecnico-istituzionale orientato ad una proposta operativa di piano di sviluppo strategico. Centrale in questa vicenda la firma del Protocollo d’Intesa tra il Comune di Olbia e il Consorzio Industriale Nord-Est Sardegna avvenuto in data odierna: i due enti hanno rilevato la necessità e l’interesse di una collaborazione interistituzionale che consenta di approfondire e attivare processi innovativi di sviluppo in un quadro comparato locale/regionale – nazionale/europeo.

Esiste un interesse convergente a favorire lo studio e l’elaborazione di un progetto di sviluppo strategico per la nascita delle Zes, naturalmente nell’autonomia e nel rispetto delle diverse funzioni. Nello specifico, l’amministrazione comunale ritiene opportuno coinvolgere i Consorzi per le aree di sviluppo industriale come soggetti idonei ad ospitare e gestire le Zes nelle aree destinate nei propri Piani Regolatori Territoriali. Viene quindi proposto di inserire nel decreto i Consorzi all’interno del soggetto preposto all’amministrazione dell’area, che si andrebbero ad aggiungere al presidente dell’Autorità Portuale, che lo presiede, ad un rappresentante della Regione, ad un rappresentante della presidenza del Consiglio dei Ministri e da un rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Viene inoltre richiesto in modo specifico che venga aggiunto nel Comitato di indirizzo un rappresentante del Consorzio per lo Sviluppo Industriale ricompreso nell’area Zes.

Altro emendamento proposto dal Comune di Olbia riguarda l’eliminazione di ogni riferimento al Regolamento Europeo, andando ad inserire, per contro, quello relativo al Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica. In questo modo il provvedimento andrebbe ad allinearsi maggiormente allo spirito della disposizione, che è quella di rilanciare la competitività dei Porti nelle regioni del Mezzogiorno particolarmente depresse ed a cui, per la nostra realtà, si aggiungono le problematiche legate all’insularità. “I vantaggi che la città di Olbia avrebbe da questa iniziativa, sono legati alla natura stessa delle Zes: si tratta infatti di aree dove si riducono i requisiti burocratici per fare impresa ed in cui sono adottate normative di favore finanziarie ed economiche con l’obiettivo di attrarre investitori stranieri. L’idea di base è proprio quella di stimolare una crescita economica attingendo anche da risorse provenienti da altri Paesi”, conclude Nizzi.

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