Le dichiarazioni dei consiglieri di Golfo Aranci contro il sindaco Mulas.
Dopo l’ultimo Consiglio comunale di Golfo Aranci, durante il quale il sindaco Mario Mulas ha accennato alla possibilità di commissariamento del Comune facendo riferimento alle azioni di dissenso di alcuni consiglieri, in particolare Alessandra Feola, Luigi Romano e Giuseppe Langella, già rimossi dalla Giunta, hanno espresso le loro preoccupazioni riguardo alle intenzioni del sindaco e respingono categoricamente ogni “falsa accusa” a loro rivolta.
I consiglieri hanno riflettuto un giorno prima di esprimere le loro dichiarazioni in una nota e si dicono “stupiti perché una semplice analisi critica fatta il 31 marzo abbia offeso così tanto il sindaco da non fargli più trovare la maggioranza”. “Per questo motivo rimaniamo basiti in merito alla minaccia de commissariamento – spiegano -. Riteniamo che sia molto più semplice riaprire il confronto, a meno che qualcuno non abbia deciso per la nostra epurazione dalla maggioranza, e discutere quei punti che sono fondamentali per il paese, ricordando che il bilancio è stato approvato da ben due mesi e Golfo Aranci e gli elettori hanno quasi perso la fiducia e la speranza nei confronti della coalizione che ha vinto le elezioni”.
“Siamo ancora più preoccupati del fatto che il sindaco non solo ha ammesso il fallimento degli ultimi mesi – aggiungono -, ma anche stupiti per aver cercato di scaricare il suo fallimento su di noi, che da oltre due mesi per sua volontà siamo stati tagliati fuori dall’esecutivo il giorno dell’approvazione del bilancio.
Nonostante l’ingiusta revoca siamo rimasti fedeli al patto con gli elettori e ci siamo candidati, forse sbagliando, sostenendo questo sindaco e un programma che come ricordato da Mulas non ha portato avanti solo lui, quindi tutto ciò che è stato di buono in questa legislatura è frutto del lavoro svolto da tutto il gruppo, ed è inaccettabile che oggi voglia far passare che gli insuccessi siano da addebitare a qualcuno e i risultati solo a lui”.
I consiglieri hanno poi ritenuto doveroso rigettare attraverso questo comunicato ogni falsa accusa mossa nei nostri confronti. “La prima falsa affermazione che ha raccontato è stata quella che il 31 marzo volevamo far cadere l’amministrazione per interessi personali – spiegano Langella, Romano e Feola -. Niente di più lontano dalla realtà. I fatti parlano chiaro, abbiamo sempre approvato ogni documento proposto, e partecipato attivamente a tutti i Consigli”.
I consiglieri dicono di essere stati visti come autori di azioni che lo ostacolano. “Anche qui nulla di più lontano dalla realtà – dicono -. Forse si riferisce al fatto che abbiamo trovato la soluzione per evitare l’aumento della Tari. Soluzione per la quale lui stesso ha chiesto al consiglio il rinvio del punto. La terza, è che siamo dei ribelli. In realtà ha semplicemente smesso di convocare le riunioni di gruppo, fondamentali per condividere le proposte consiliari, impedendo di fatto un confronto con gli altri consiglieri, spostando quindi il naturale confronto democratico dalle riunioni di gruppo al Consiglio Comunale”.
“Il sindaco smetta di rincorrere i fantasmi e le paure che qualcuno voglia soffiargli la poltrona e pensi a portare a casa i risultati per i quali siamo stati eletti – dichiarano -. Infatti dopo lo stupore, delle “comunicazioni” rimane la preoccupazione per il fatto che abbiamo appreso che molto probabilmente il mese di luglio sarà privo di eventi, mentre sono solo 3 gli eventi programmati ad agosto e solo 2 a giugno che tra l’altro erano stati avviati dalla precedente giunta. Altra grave preoccupazione dei Consiglieri Feola, Langella e Romano è quella che il sindaco non abbia capito il ruolo dei consiglieri di maggioranza, ai quali compete l’obbligo di migliorare i testi proposti dalla giunta”.
”Ed è solo questa la motivazione che muove il nostro lavoro – concludono – che ha portato ad esempio all’attenzione del Consiglio la soluzione per evitare l’aumento delle tasse, e altri suggerimenti come l’abbattimento della sopraelevata e l’eliminazione dell’attracco ferroviario. Ruolo di consiglieri che non siamo disposti ad abdicare per nessun motivo, tanto meno per evitare che qualcuno si offenda. Pertanto al posto di isolare chi aveva manifestato una richiesta di accelerazione solo per il bene dei cittadini e non
sicuramente per ambizioni personali, le quali ricordiamo al sindaco sono state già messe da parte 5 anni fa da Giuseppe Langella che con un passo indietro consentì la candidatura di Mulas, invitiamo il sindaco a riportare Golfo Aranci e la nostra comunità al centro delle cronache per il raggiungimento di traguardi ambiziosi e non per i teatrini politici”.