La polemica sul bando dei terreni per le case a Golfo Aranci: “Accuse inutili ed infondate”

La polemica sul bando per l’edilizia economica popolare.

L’imminente scadenza del bando per l’edilizia economica popolare è scossa dalle polemiche sollevate in paese sulla reale proprietà dei lotti da parte del comune di Golfo Aranci. “E’ sorprendente – dichiara il vice sindaco Mario Mulas – che in questo momento si sollevi una polemica inutile, invece di promuovere la più ampia partecipazione ad un progetto in grado di garantire la realizzazione di una casa a coloro che oggi non ne hanno una, sfruttando quelle opportunità che l’amministrazione vuole fornire in termini di politiche abitative”.

“Occorre fare chiarezza e sgomberare il campo da ogni dubbio – spiega Mulas -. Dagli atti presenti in Comune, infatti, si rileva il documento di cessione volontaria in luogo di esproprio dei terreni con repertorio 81290 stipulato il 23 dicembre 2014 tra l’amministrazione comunale e i precedenti proprietari e registrato a Tempio Pausania il 16 gennaio 2015 al numero 47 serie 1T e successivamente trascritto all’Agenzia del Territorio in data 20 gennaio 2015 registro generale 340-341 registro particolare 252-253″.

L’ente conserva anche il successivo atto di identificazione catastale rettificativo e integrativo di cessione volontaria in luogo di esproprio repertorio 84814 registrata il 29 novembre 2016 al numero 5624 e trascritto dall’Agenzia del territorio di Tempio il 1 dicembre 2016.

“Non vorrei – conclude Mulas – che i dubbi sollevati in paese abbiano l’effetto di creare incertezza tra i possibili assegnatari e generare una minore partecipazione da parte dei nostri concittadini, sarebbe un grave errore vista l’opportunità offerta ai giovani e alle famiglie del nostro comune”.

“La grande risposta in termini di presentazione delle domande al bando – afferma il delegato all’urbanistica Luigi Romano – è significativa da un lato della fiducia riposta nell’amministrazione comunale e dall’altro certifica la bontà del progetto, in grado di fornire una reale risposta alle esigenze abitative della nostra comunità”.

“Mi dispiace – prosegue Romano – che il segretario cittadino del PD affermi che la proprietà dei terreni su cui effettuare l’iniziativa edilizia scaturisca da una visura catastale o leggendo i bilanci di una società. Come si può pensare che gli uffici possano avviare l’iter per un bando senza tutti i necessari accertamenti?”.

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