Strumenti finanziari: una panoramica sui principali prodotti

Gli strumenti finanziari a disposizione delle imprese sono numerosi e ciascuno presenta caratteristiche proprie che è importante conoscere per poter effettuare scelte consapevoli.

Il capitale di debito, come obbligazioni e mutui, permette di ottenere liquidità a costi generalmente contenuti, ma incrementa l’indebitamento finanziario dell’azienda. Il capitale di rischio, rappresentato principalmente dalle azioni, non genera debiti ma diluisce la quota di possesso della società tra tutti gli azionisti. Consente però più ampi margini di crescita.

Contributi a fondo perduto da parte di enti pubblici possono sostenere investimenti strategici, ma i requisiti per accedervi sono spesso rigidi.

Piattaforme digitali evolute, come ad esempio https://fatturapro.click/, per l’emissione, l’invio e la conservazione delle fatture elettroniche, offrono alle imprese importanti opportunità di ottimizzare flussi finanziari e risparmiare tempo nella gestione amministrativa, liberando risorse da destinare al core business aziendale. Ogni opzione va valutata in relazione agli obiettivi di crescita, al settore e allo status giuridico dell’impresa, per individuare la soluzione più adatta al caso specifico. Una consulenza specialistica risulta spesso utile a indirizzare verso la scelta migliore.

Strumenti finanziari di debito

Gli strumenti finanziari di debito, detti anche titoli di credito, sono strumenti che incorporano l’obbligo di rendere alla scadenza una somma di denaro o altro bene.

Tra i principali:

  1. Obbligazioni: titoli emessi generalmente da imprese, banche e governi che prevedono il pagamento di interessi periodici (cedole) e la restituzione del capitale a scadenza. Possono essere a tasso fisso o variabile.
  2. Buoni fruttiferi: titoli di debito postali emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti che danno diritto al rimborso del capitale e al pagamento degli interessi.
  3. Titoli di debito: titoli obbligazionari privi di garanzie reali emesse dalle società per finanziare gli investimenti.
  4. Certificati di deposito: titoli emessi da banche e istituti di credito che riconoscono gli interessi sul capitale depositato.
  5. Cambiali finanziarie: titoli di debito a breve emessi da imprese per necessità finanziarie.

Gli strumenti di debito sono particolarmente indicati per investitori alla ricerca di rendimenti stabili poiché il rischio emittente è parzialmente compensato da cedole periodiche. Richiedono però un’attenta valutazione del merito creditizio del debitore.

La durata è un fattore chiave da considerare, in quanto condiziona il profilo rischio/rendimento del titolo obbligazionario. Per ottenere rendimenti più elevati è possibile optare per titoli high yield di soggetti con rating basso, ma il rischio aumenta. Gli strumenti di cartolarizzazione come i covered bond e le obbligazioni bancarie garantite presentano minori rischi grazie alle garanzie sottostanti.

Strumenti derivati finanziari di capitale

Gli strumenti derivati di capitale rappresentano una particolare categoria di strumenti finanziari che consentono di scommettere sulle variazioni di prezzo degli attivi sottostanti, senza necessariamente possedere tali attivi.

I contratti per differenza, comunemente detti CFD, permettono di negoziare la differenza tra il prezzo di chiusura e quello di apertura di un determinato sottostante, che può essere un’azione, una materia prima, un indice azionario o valutario. Questi strumenti offrono ampia leva finanziaria che moltiplica i guadagni ma amplifica anche le perdite, rendendoli rischiosi per chi non possiede le competenze per operare con coverate adeguate.

Altri strumenti molto diffusi sono le opzioni, che attribuiscono all’investitore il diritto senza l’obbligo di acquistare o vendere il sottostante entro una data di scadenza ad un prezzo prefissato. Le opzioni europee possono essere esercitate solo a scadenza, quelle americane in qualsiasi momento, offrendo maggiore flessibilità ma anche oneri di copertura del rischio più elevati.

Particolare menzione meritano i futures, contratti standardizzati negoziati sui mercati regolamentati che implicano l’obbligo di acquistare o vendere il sottostante a data e prezzo predeterminati. Questi strumenti finanziari sono largamente utilizzati da operatori professionali per copertura dal rischio di oscillazioni del valore dei beni, ma richiedono competenze specifiche per la loro comprensione e gestione ottimale nel corso del tempo.

In conclusione, gli strumenti derivati possono ampliare le opportunità di guadagno ma espongono anche a perdite consistenti se non adeguatamente utilizzati e monitorati, soprattutto considerando la leva finanziaria che incorporano. Sono quindi riservati a investitori consapevoli ed esperti.

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