Lenti progressive, cosa sono e a cosa servono

Le lenti progressive vengono chiamate anche bifocali e permettono di vedere in maniera ben definita fino a tre distanze diverse, sfruttando un solo paio di occhiali.

Queste lenti infatti sono suddivise in tre sezioni: una che permette di guardare ad una distanza di circa 40/50 cm, una intermedia che raggiunge una distanza che va dai 50 cm ai 2 metri e l’ultima che supera i 2 metri.

Sarà facile dedurre quanto queste lenti siano comode per chi ha più problemi visivi.

Lenti progressive: facili o difficili da usare?

Con le lenti progressive il nostro cervello si deve abituare a mettere a fuoco, nell’arco di pochi nanosecondi, immagini poste a diverse distanze.

Lo sforzo che andrà ad effettuare è notevole, motivo per il quale la qualità delle lenti utilizzate deve essere altissima, come nel caso delle lenti progressive Varilux di Essilor. Il materiale con cui vengono fatte le lenti bifocali infatti deve essere di prima scelta, solitamente comprendente materie plastiche/organiche e minerali.

In linea generale gli inconvenienti in cui una persona incorre se è alle prime armi con le lenti progressive sono: movimenti continui della testa e visuale iniziale leggermente sfocata e poco nitida.

Questi piccoli disagi in genere, scompaiono entro un 15/20 giorni circa e ripagheranno enormemente chi li ha vissuti. Ci sono persone talmente portate che riescono a raggiungere ottime performance nell’arco di poche ore.

Come abituarsi alle lenti progressive?

Per abituarsi alle lenti progressive è richiesta sicuramente pazienza, in quanto i nostri occhi devono imparare a comunicare in maniera corretta con il nostro cervello, abituandosi ai continui cambi di visuale.

È consigliabile anche ricorrere ad una montatura confortevole, in modo da indossarla volentieri e per più tempo. Chi non ama sentire il peso degli occhiali sul naso e sulle orecchie ad esempio, potrebbe puntare ad una montatura a giorno, molto leggera e veramente minimale dal punto di vista della struttura.

Il trucco infatti sta nelle ore impiegate ad “esercitarsi”, più le lenti progressive vengono indossate e più velocemente il cervello impara a sfruttare le loro potenzialità.

Per chi sono consigliate le lenti progressive?

Le lenti progressive sono perfette per chi soffre di presbiopia, in quanto questa patologia non permette al cristallino di variare curvatura, rendendo impossibile la visuale a distanze diverse.

Sono infatti molto acquistate dagli utenti sopra i 40/45 anni e da chi lavora molto al computer.

Ma non solo, le lenti bifocali sono ottime per chi non ama cambiare occhiali di continuo e nei bambini, se si desidera prevenire ad esempio l’aggravamento della miopia.

Ecco quindi che vi abbiamo parlato di una tecnologia moderna e molto diffusa che permette alle persone di vedere in maniera eccelsa a più distanze ma anche di economizzare!

Se ci pensate bene infatti, è possibile evitare l’acquisto di più occhiali acquistando una sola montatura ed un solo paio di lenti.

Un vantaggio non di poco conto, se si pensa specialmente alle famiglie in cui i soggetti bisognosi di lenti bifocali sono più di uno.

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