La mazza frissa in Sardegna viene immediatamente associato alla Gallura
“La mazza frissa” è preparata principalmente con la panna “lu pizu”.Pare che il senso del nome sia: “morbida come una pancia ossia una cosa che rimane morbida anche se fritta”. Identificato come un cibo povero. Spesso i contadini galluresi la lasciavano freddare ed il giorno dopo, una volta indurita, l’affettavano e la portavano come pasto principale nei campi sempre con un vasetto di miele.
La mazza frissa può essere utilizzata in diversi modi: il primo e più diffuso è quello di usarla per condire gli gnocchi , al posto degli gnocchi, in primavera, possono essere utilizzate delle favette fresche, sbucciate, lessate e condite con lo stesso procedimento. Un’altra variante prevede l’aggiunta di miele all’impasto ottenuto, in questo caso si serve come secondo piatto, accompagnata dal pane. O ancora, si può aggiungere del formaggio fresco, all’inizio della cottura per preparare “lu casciu furriatu”. Anche questo può essere utilizzato per condire la pasta e ottenere i cosiddetti “chjusoni impilchjati”. La mazza frissa viene preparata con la farina di grano duro o la semola in base al gusto e alla tradizione della famiglia in cui si prepara.
Ingredienti:
- 1/2 litro di panna vaccina
- farina quanto basta(di grano duro o di semola)
Preparazione
- Versare la panna in una padella bassa e metterla sul fuoco.
- Quando comincia a bollire si aggiunge un po’ di farina di grano duro o semola e si lavora con un cucchiaio di legno.
- Si abbassa il fuoco al minimo e si continua a lavorare aggiungendo poca farina alla volta fino a che il composto diventa sodo e tira fuori una sostanza gialla che altro non è che burro fuso.
- A quel punto il gioco è fatto: si serve ancora calda coperta (se si vuole) di miele fuso.
Buon appetito!!!