Un’altra auto distrutta dalle fiamme: a La Maddalena è allarme attentati

L’attentato incendiario all’auto dell’ex presidente dell’Ilva Maddalena.

Parlare di fil rouge forse è troppo. Anche perché gli episodi sono molto diversi tra loro. Ma quello che è certo è che si tratta del quarto attentato incendiario nel giro di un mese a La Maddalena. L’altra sera ad essere devastata dalle fiamme è stata l’auto, di grossa cilindrata, di proprietà di Alessandro Petrucci, ex presidente dell’Ilva Maddalena, noto alle cronache giudiziarie ultimamente per un’inchiesta che lo riteneva affiliato al clan romano dei Cordaro.

La sua auto è stata completatamente distrutta dalle fiamme. Era parcheggiata a Punta Tegge, dove la custodiva un amico di Petrucci. Quando sono arrivati i vigili del fuoco era ormai già completamente compromessa ed è servita più di un’ora per spegnere il fuoco. L’attentato della scorsa notte si aggiunge a quello del peschereccio di Carlo Malleo, della scorsa settimana. Una striscia di devastazioni iniziata un mese fa con il rogo all’ecocentro e proseguita con l’altra auto distrutta dalle fiamme, quella di Tino Fara.

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