Prosegue la raccolta firme per il principio di insularità.
Pochi giorni dopo il depositato del testo di proposta di legge popolare per inserire il principio di insularità in Costituzione compaiono i primi banchi per la raccolta firme in tutta la Italia. L’iniziativa lanciata dai Riformatori sardi ha trovato subito l’adesione trasversale di sindaci, ex amministratori e semplici cittadini a livello nazionale. Per portare a buon fine l’iter servono 50mila firme.
Fra le tante città che hanno aderito immancabile quella dell’isola di La Maddalena che il problema dell’insularità lo vive doppiamente. La condizione di insularità che penalizza la mobilità dei cittadini e delle merci pregiudicando anche il tenore di vita perfino dal punto di vista delle sanità è un argomento sempre caldo della politica sarda che si contrappone di sovente al governo nazionale.
Continuità territoriale, energia, sovranità fiscale di vantaggio e maggiore autodeterminazione sono i vantaggi che, secondo chi ha aderito all’iniziativa, si otterrebbero se l’inserimento del principio di insularità venisse inserito nella Costituzione. La Maddalena risponde all’appello con il numeroso gruppo di giovani guidato dal consigliere comunale Fabio Lai che li ha già riuniti per piagnificare la raccolta firme tramite banchetti e con la raccolta casa per casa.
“Siamo pronti a sostenere una giusta causa – afferma Lai – che per la nostra isola è vitale. Mi aspetto una grande risposta da La Maddalena che, ne sono certo, darà una grande prova di forza. La nostra condizione di doppia insularità comporta una serie di ostacoli per lo sviluppo economico del paese, con l’inserimento di questo principio nella Costituzione non chiediamo assistenzialismo allo Stato ma uguali punti di partenza e pari opportunità. Una battaglia che ogni isolano dovrebbe abbracciare. Sono fiero della risposta e della sensibilità che hanno dimostrato i giovani per un tema così importante”.