Orrore al parco della Maddalena, ritrovate due carcasse di delfini: ora è caccia ai colpevoli

Due carcasse di delfini, in avanzato stato di decomposizione, sono state trovate nel parco della Maddalena

Tra le ipotesi quella che i delfini siano rimasti vittima di pescatori locali. Ma al vaglio anche la possibilità che esista un vero e proprio commercio di carne di delfino.

A fare il macabro rinvenimento, durante le attività di controllo dell’Operazione Mare Sicuro 2017, è stata la Guardia costiera di La Maddalena. Alla deriva nelle acque dell’arcipelago sardo c’erano due carcasse di delfino in avanzato stato di decomposizione.

I militari sono intervenuti grazie alle segnalazioni fatte dal direttore dell’Ente parco nazionale dell’arcipelago e da una biologa dell’Associazione Sea Me Sardinia, impegnati nella tutela e conservazione del mare e delle sue risorse, con particolare attenzione ai cetacei.

I due esemplari ritrovati in diverse zone dell’arcipelago sono stati identificati nelle specie di tursiops truncatus e stenella striata; mentre il primo può essere stato la vittima di una rete da pesca dato che è stato rinvenuto con un pinna laterale in cancrena, il secondo esemplare è stato trovato con la parte ventrale rimossa, in gergo sfilettato. E’ stato possibile raccogliere solo qualche dato fisico dei due mammiferi a causa del loro avanzato stato di decomposizione per poi seguire le normali procedure di distruzione grazie all’intervento del personale dell’Ente parco nazionale dell’arcipelago.

La Capitaneria di Porto di La Maddalena ha quindi avviato un’attività di controlli incrociati sul territorio di propria giurisdizione al fine di verificare se gli artefici dell’accaduto possano essere pescatori locali o se possa esistere un commercio illecito della carne di delfino.

 

 

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