La protesta delle mamme di La Maddalena per l’ospedale nel giorno dell’arrivo del presidente Mattarella

Stracciati i moduli di richiesta del contributo regionale.

Continua senza sosta la protesta delle mamme maddalenine contro la politica sanitaria regionale le cui scelte hanno determinato, a seguito dell’attivazione H24 dell’elisoccorso, la cessazione del servizio di reperibilità del pediatra presso l’ospedale Paolo Merlo.

Contestatrici della prima ora contro la riforma sanitaria regionale, questa volta si sono recate presso la pediatria ed in segno di protesta hanno stracciato i moduli per poter richiedere il contributo regionale pari a 1.500 euro per le partorienti delle isole minori di La Maddalena e di Carloforte che hanno dovuto affrontare i pesanti disagi del parto lontana dalla propria residenza.

Con lo slogan “#TeneteviLeMance ridateci l’ospedale”, una rappresentanza del Comitato “Neo Mamme” ha voluto lanciare una forte provocazione alla classe politica andando anche contro i loro interessi.

“Sembra quasi che vogliano comprare il nostro silenzio con un contributo – afferma Marina Carrano – si tengano le mance, noi continueremo a lottare per il nostro Ospedale. Come si può solo immaginare che la sospensione di reparti come il punto nascite e la pediatria possa essere compensata da un piccolo contributo economico? Spero che in molte seguano il nostro esempio perché è importante dare un segnale molto forte ad una classe politica convinta che possa fare di tutto.”

“Un emblematico gesto di disapprovazione ma doveroso – afferma Valeria Frau – contro una politica sanitaria sbagliata che si basa solo sui numeri e non sulle esigenze delle persone. Per ben due volte hanno giocato a fare i professori di matematica, la prima volta sospendendo il punto nascite di un’isola minore perché non raggiungeva i 500 parti ed ora quantificando le nostre sofferenze e le nostre paure in 1.500 euro. Più che un risultato politico di cui vantarsi è un’umiliazione per noi ragazze che chiediamo semplicemente di poter partorire all’isola in sicurezza come è sempre avvenuto sino a qualche anno fa”.

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