La sabbia della Spiaggia rosa di Budelli finisce in vendita su Internet

Il Grig denuncia la vendita della sabbia della Spiaggia rosa

La preziosa sabbia della celebre Spiaggia rosa di Budelli è finita, incredibilmente, in vendita su un sito internet. La denuncia arriva dall’associazione ecologista Grig (Gruppo d’intervento giuridico). Un danno non solo di materiale, ma di un simbolo, un patrimonio naturale unico al mondo e strettamente protetto.

È logico pensare che la vendita sia da porre in relazione a furti di sabbia, presumibilmente, avvenuti negli anni passati, quando la “Spiaggia Rosa” era liberamente ed indiscriminatamente accessibile a chiunque. Orde di turisti di ogni tipologia, ogni giorno la prendevano d’assalto imbrattandola, deturpandola e depredandola di ogni suo oggetto che potesse in qualche modo rappresentare un souvenir: la sabbia, dal suo incantevole colore rosa, era la preferita per gli “sciacalli”. Se così non fosse, la vicenda assumerebbe contorni decisamente più allarmanti e, conseguentemente, sarebbe lecito pensare che la tutela (che dovrebbe essere integrale) verso questo patrimonio naturale conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, è insufficiente e meramente formale e forse, per i più critici, inesistente.

L’accesso è da tempo vietato proprio per preservarne l’integrità e fermare il prelievo indiscriminato di sabbia, che nel corso degli anni ha causato danni irreversibili. Nonostante i divieti, purtroppo, episodi di questo tipo continuano a verificarsi.
La scoperta della vendita online di questa sabbia è un duro colpo. Non è solo un reato, ma un affronto alla comunità locale e a tutti coloro che si battono per la tutela dell’ambiente. Ogni granello di sabbia rubato è una ferita per un ecosistema delicato che impiega secoli per formarsi.

Le autorità competenti sono state immediatamente allertate e si spera che i responsabili vengano individuati e puniti con la massima severità. È fondamentale rafforzare i controlli e la sorveglianza per proteggere siti così preziosi. Ma è altrettanto importante sensibilizzare l’opinione pubblica: comprare o vendere sabbia prelevata illegalmente da aree protette significa alimentare un mercato illecito che distrugge la bellezza del nostro territorio.
La Spiaggia Rosa non è un souvenir, è un monumento naturale. Va protetta, non depredata.

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