Il lavoro e la passione per la musica: chi è Davide, che viveva con la mamma morta in casa a Olbia

Davide, un ragazzo come tanti.

Davide Derosas, 43 anni, ben conosciuto a Olbia ha continuato per mesi a fare la vita di sempre. La mamma, Maria Antonia Sanna, era morta da metà maggio e lui ha comunque condotto una quotidianità normale. Lavorava come operaio in un’azienda della zona, non mancava mai, puntuale e preciso. Ama la musica e suona nella band olbiese “File”, frequenta i bar e i locali come tanti altri ragazzi. Per dire, alcuni raccontano che sabato sera era con amici a cena a mangiare una pizza. Insomma una ragazzo come tanti in città. Semplice nel modo di vestire, sempre pronto alla battuta, generoso, sorridente e senza grilli per la testa. Frequentava spesso il bar della zona, nel quartiere Tilibbas, dove viveva con la madre.

“Non si tirava mai indietro nell’offrire un giro al bar, sembrava una persona solare, allegra e di compagnia- afferma Gianni, un residente del quartiere Tilibbas- Mai nessuno poteva immaginare una solitudine così ben nascosta“. Un’amica di Davide lo descrive così: “La casa è sempre stata un casino, la mamma sicuramente aveva una forte depressione dopo la morte del marito e stava molto chiusa dentro questa stanza ma lui era dolce, un bravo ragazzo forse non voleva accettare di rimanere orfano“.

Anche vedendo i suoi profili nei social, è possibile vedere foto tipiche dei giovani d’oggi. Ma dietro tutto questo pare esserci una storia di una grande solitudine. Ora è ricoverato nell’ospedale psichiatrico in osservazione. Lo stato confusionario in cui l’uomo ha riferito i particolari della morte della madre, il senso di distacco e di apparente indolenza sono dettagli che non sono passati inosservati dal magistrato di Tempio.

 

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