Incidente di Suiles, nuova udienza per la morte di Ivan. Il padre: “Vogliamo giustizia”

Il processo per la morte di Ivan.

Si avvicina la data della prossima udienza per la tragica morte di Ivan Valente, avvenuta nel 2017 tra Pittulongu e Suiles. L’udienza, si terrà il prossimo 8 aprile nel tribunale di Tempio davanti al giudice Caterina Interlandi.

Per questa tragedia ingiusta e inspiegabile c’è un famiglia che non si dà pace. “Che dovrebbe fare un genitore? Sto cercando giustizia e trovo solo ostacoli? – dichiara il papà Nicolò Valente -. Le vittime della strada sembrano figli di un dio minore”. Ivan quella tragica mattina si stava recando a lavoro. Il 28enne, dopo la laurea, aveva deciso di intraprendere la professione di agente immobiliare e aveva tanti progetti per il futuro. Purtroppo l’8 settembre del 2017 la sua giovane vita è stata spezzata. “Secondo la ricostruzione della perizia Ivan quando è partito dall’incrocio non era presente ancora nessuna auto sulla strada principale e quindi non essendoci nessuno sulla rampa di discesa – si sfoga papà Nicolò -, Ivan è ripartito dallo stop, ma è stato preso da un’auto oltre i 100 chilometri orari”.

Erano le 9.30 del mattino. L’impatto è stato così violento, che la sua auto è stata trascinata per una trentina di metri oltre l’incrocio dov’era avvenuto lo scontro, come effettuato dai rilievi eseguiti dalla polizia stradale. La famiglia chiede che chi ha sbagliato paghi. Il 21 gennaio scorso, si è svolta l’udienza preliminare, rinviata poi l’8 aprile non essendo stato raggiunto l’accordo per il patteggiamento. Valente non ha accettato il risarcimento. “Il risarcimento è l’unico mezzo per ottenere uno sconto di pena – afferma il genitore -. Ma non ho accettato il risarcimento perché voglio giustizia per mio figlio”.

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