La minoranza di Olbia all’attacco del sindaco Nizzi: “Urgente mitigare il rischio idraulico”

politica Olbia

L’attacco della minoranza in Consiglio comunale a Olbia.

In occasione del recente “primo compleanno” dell’attuale amministrazione comunale di Olbia guidata dal sindaco Settimo Nizzi, i consiglieri di minoranza tracciano un breve bilancio, a partire dal mancato impegno su alcune promesse elettorali e di inizio mandato. 

“Iniziamo da quello che riteniamo l’argomento più urgente e più importante: il Piano di mitigazione del rischio idraulico. Non tanto perché di questo il sindaco ha fatto da anni uno dei suoi “cavalli di battaglia” e di contrapposizione politico-elettorale, ma soprattutto perché intorno ad esso ruota la “messa in sicurezza” di tantissimi nostri concittadini. Famiglie di olbiesi che ancora oggi, a distanza di quasi nove anni dai tragici avvenimenti del 2013, non hanno avuto una risposta concreta in termini di sicurezza della città, a partire dall’abbattimento di tutte le opere cosiddette incongrue. Abbiamo osservato, infatti, con stupore e sorpresa, la scelta del sindaco di annunciare, pochi giorni fa con tanto di foto e comunicato social, la quasi conclusione dei lavori nel cantiere di via Vittorio Veneto. Dopo anni di inspiegabili ritardi, per quello e gli altri cantieri, avremmo apprezzato toni meno trionfalistici. Anche perché sono ormai anni che il primo cittadino olbiese annuncia l’approvazione definitiva del piano ‘entro 6 mesi‘ dopo il via libera definitivo al Piano Technital con la variante al Pai, come durante il Consiglio comunale dell’11 febbraio scorso. Piano per il quale continuano a “ballare” 151 milioni e 500mila euro e la cui scadenza, salvo ulteriori deroghe a noi sconosciute, era stata fissata al 31 dicembre 2022“, affermano i consiglieri del Partito Democratico Ivana Russu, Gianluca Corda, Maddalena Corda, Antonio Loriga, Rino Piccinnu e Stefano Spada.

Da quel giorno né il Consiglio comunale, né tantomeno le commissioni sono state aggiornate sull’iter di quel procedimento. E oggi, a distanza di quasi un anno, gli esponenti del Pd chiedono cosa stia accadendo. A che punto è l’iter di quel Piano? L’attuale amministrazione avrebbe deciso, ancora una volta, di portare avanti un mandato in solitaria nel quale il lavoro del Consiglio comunale e delle commissioni sono ridotti al minimo indispensabile, solo per atti per i quali è necessaria l’approvazione dell’aula.

“Un esempio su tanti è rappresentato dalla convocazione in un anno di due sole riunioni delle commissioni ambiente e servizi sociali, nessuna della commissione lavori pubblici. Anche assessori e consiglieri di maggioranza non sembrano essere al centro del progetto amministrativo, visto il silenzio e l’inoperosità in aula e in città di tanti tra loro. Eppure ci sarebbe tantissimo da discutere e su cui confrontarsi in commissione e in aula, viste le numerose emergenze che attraversano la città: lo stato delle periferie e delle frazioni ma anche di alcune zone del centro, le difficoltà delle famiglie davanti alla grave crisi economica con un sempre crescente disagio di tante fasce della popolazione, per non parlare di quello giovanile e dei crescenti fenomeni di devianza. Ci domandiamo che fine abbiano fatto tutti gli atti di programmazione presentati ai nostri concittadini e alla stampa in maniera trionfale in aula: dal Puc, al Pai, al già citato Piano di mitigazione del rischio idrogeologico; al Piano di Utilizzo dei litorali, dalla situazione dei siti archeologici;  la gestione delle aree mercatali; dai temi più generali dell’edilizia scolastica, della sanità e della sicurezza in città, che sebbene non siano di diretta competenza dell’amministrazione comunale, non possono lasciare la stessa indifferente. Eppure su tanti di questi temi, nei mesi passati, abbiamo scritto e provato a metterci a disposizione per lavorare insieme su alcune proposte, anche con la convocazione su nostra iniziativa di consigli comunali. Disponibilità rimandata al mittente“. 

Di questo anno, secondo i consiglieri, restano agli atti alcune inaugurazioni  bis e ter su progetti programmati dalla amministrazione “Giovannelli” come il lungomare e le prime azioni dell’Iti, un aumento della “tassa sulle insegne”, del suolo pubblico e della Tari, di altre imposte comunali e poco altro. In tutto questo l’inutile “braccio di ferro” intorno al Consorzio di gestione dll’Area Marina di Tavolara Coda Cavallo, fino a metterne a rischio l’esistenza, noncurante della sua importanza strategica e dei suoi dipendenti.

“Non possiamo, pertanto, che rappresentare la nostra preoccupazione per l’immobilismo di sindaco ed assessori su tanti temi rimettendoci ancora una volta a disposizione per portare un nostro contributo costruttivo nell’interesse di Olbia e dei nostri concittadini. Su alcuni temi si è perso in questi anni fin troppo tempo“, concludono.

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