Museo archeologico di Olbia, restauratori al lavoro sulle navi romane

museo olbia

Sostituito anche l’impianto di climatizzazione.

Al Museo archeologico di Olbia si tenta di mettere in salvo le antiche navi romane. Da alcuni giorni infatti i restauratori sono al lavoro sui relitti, che anche a causa di impianti di riscladamento e condizionamento difesttosi, rischiavano di finire disidratati. L’operazione consiste nel pulire i legni, restaurare le parti deteriorate, eliminare le muffe e consolidare gli antichi scafi.

Nel frattempo il Comune di Olbia, che è proprietario del museo archeologico, sta intervenendo anche sulle cause. E’ infatti già stato sostituito l’impianto di climatizzazione, grazie anche ai 200mila euro di finanziamento ottenuti dalla Regione, che serviranno in parte per il restauro e in parte per il rinnovo degli impianti.

Si tratta, in particolare, di due relitti romani e uno, più piccolo, di epoca medioevale. La Soprintendenza ha inviato sul posto i restauratori di “Legni e segni della memoria” di Salerno, la stessa società che aveva partecipato allo scavo durante il quale, nel 1999, vennero ritrovati i relitti. Per gli altri relitti ritrovati tra il 1999 e il 2001, che attualmente sono conservati nei magazzini della Soprintendenza, il progetto del Comune è più ambizioso, ed è un progetto per il quale il sindaco Settimo Nizzi aveva chiesto, qualche mese fa, l’aiuto del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.

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