Navone e l’incompatibilità sull’elezione: “Anche nel 2011 un caso come il mio”

Le dichiarazioni del consigliere Navone.

La presunta incompatibilità del consigliere Augusto Navone? Un’iniziativa meramente politica. Lo ribadisce ancora l’ex candidato sindaco, citando anche un caso simile avvenuto durante la legislatura del 2011.

“L’intenzione è quella di escludere dal dibattiti un consigliere, un politico, capo della minoranza, su questo vogliamo concentrarci – dichiara Navone -. La rilevanza politica è assolutamente chiara e tra l’altro su tutta questa vicenda, per capire come si ragioni a corrente alternata, nel 2011 si rappresentavano in qualche modo alcune questioni relative proprio all’incompatibilità dell’attuale sindaco in carica, in quanto concorrendo alle elezioni ed essendo eletto come consigliere, rimase alla presidenza del Cipnes, adducendo proprio alle tesi che oggi porto al vostro cospetto, ovvero sul fatto che non sussistevano aspetti di vigilanza relativi al ruolo, di vigilanza e controllo, che il Comune attuava nei confronti Consorzio. Ciò che andava bene per Settimo Nizzi nel 2011 oggi, non varrebbe per me. Il Consiglio comunale allora non si pronunciò per un fatto semplice, perché pur sussistendo questa prerogativa fu una decisione politica e non ci fu nessuna denuncia al riguardo”.

Il consigliere Navone, cita anche alcune leggi e sentenze che sfatano l’iniziativa popolare che ha sollevato la cosiddetta incompatibilità contro il capo della Grande Coalizione Civica. “Il Consorzio che dirigo ha una maggioranza azionaria non assoluta perché detiene il 50% delle quote e il Comune di Olbia non esercita alcuna attività di controllo amministrativa e finanziaria, né di vigilanza”, conclude.

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