Il figlio Filippo Pace ricorda il padre Nunzio con una poesia.
È trascorso un mese dalla scomparsa di Nunzio Pace, una figura che ha lasciato un segno indelebile non solo ad Arzachena, città dove è stato assessore, ma anche in tutta la Gallura. Il docente ed ex amministratore comunale fece tanto per la cittadina e, sopratutto, per la cultura locale portando ad Arzachena l’Auditorium comunale.
Ad un mese dalla sua dipartita, il figlio Filippo Pace, insegnante e scrittore, vuole mantenere viva la memoria di suo padre, a cui è tanto legato, perché gli ha trasmesso l’amore verso la letteratura e lo fa dedicando a lui una poesia. “Assenza” esprime tutta la nostalgia e il senso di mancanza che l’autore prova nei confronti del padre.
La poesia Assenza di Filippo Pace.
Nel tuo studio nessuna voce:
i fogli sparsi sulla scrivania,
le matite, le penne. Poca luce,
sugli scaffali Dante, Pirandello:
tutto tace. E la mia mania
di cercarti ancora, e più bello
ritrovarti di nuovo nel sorriso.
Ma solo in sogno ti rivedo
dolce sembianza in fuga.
Riapro gli occhi
fra i tentacoli mesti del presente
di uomini e donne che in catene
la febbre dell’oro e dell’apparire
affanna, agita, sconquassa
e il ricordo del canto che udivo da bambino
scolora, s’allontana, si spegne.