A Olbia arriva lo spettacolo teatrale “Il Principe Mezzanotte”

Opera adatta ai più piccoli ma anche agli adulti.

Sabato 5 e domenica 6 ottobre l’Istituto Comprensivo di via Vicenza sarà la cornice de “Il Principe Mezzanotte”, spettacolo teatrale organizzato dall’associazione culturale DeaMater all’interno del progetto “Scena contemporanea” con il contributo previsto dal bando cultura 2019 del Comune di Olbia. Regia di Alessandro Serra, regista sardo tra i più in luce nel panorama italiano, specie grazie al suo “Macbettu”, tratto dal celebre Macbeth di Shakespeare e rigorosamente in lingua sarda; lavoro che ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali e oltralpe, tra cui il prestigioso premio Ubu come miglior spettacolo nel 2017.

Nel fine settimana, a Olbia, il regista proporrà la sua prima opera per l’infanzia, “Il Principe Mezzanotte” appunto, nata nel 2009 e che conta oltre duecento repliche in Italia e all’estero. Regia, scene e luci di Alessandro Serra; con Andrea Castellano, Massimiliano Donato, Silvia Valsesia; realizzazione ombre Chiara Carlorosi; una produzione Sardegna Teatro. Spettacolo finalista al Premio Scenario Infanzia, premiato come Miglior Spettacolo dall’Osservatorio Critico degli Studenti “per la scenografia efficace e piena d’inventiva, l’originalità del testo e la capacità di coinvolgimento del pubblico”.

Si presenta come un’opera adatta ai più piccoli (fascia d’età: dai 5 anni in su) ma si rivolge anche al pubblico adulto grazie alle atmosfere noir e poetiche, e alle tante tecniche utilizzate che si intrecciano tra loro: circa 60 minuti – questa la durata – in cui si mischiano prosa, teatro d’immagine, teatro d’ombre e teatro corporeo. Gli spettacoli andranno in scena sabato 5 ottobre in due turni: alle ore 17 e alle ore 21, e domenica 6 ottobre nel turno unico delle ore 17. L’ingresso (lato via Frosinone) è gratuito e si consiglia la prenotazione: è possibile farlo contattando deamater@gmail.com.

La presentazione de “Il Principe Mezzanotte”

“Buonasera! Siete pronti ad ascoltare la storia del principe Mezzanotte? Dovrete essere molto coraggiosi perché è una storia misteriosa, e divertente e buffa, ma anche un po’ paurosa. C’è una volta un principe, dico c’è perché mica è morto poveretto, insomma c’è una volta un principe di nome Mezzanotte, nato a mezzanotte e perdutamente innamorato del buio e delle stelle. Perché senza il buio le stelle non si vedono, giusto? Tutti pensano che la notte protegga e nasconda fantasmi, lupi e streghe e che la luce del giorno, invece, renda il mondo splendido e sereno. Eppure è proprio di notte che prendono vita i sogni. Ma anche i sogni più belli possono trasformarsi in incubi, proprio come accadde al nostro povero principe, costretto a nascondersi in questo magico comò per sfuggire alla maledizione della terribile strega Valeriana.

La strega infatti si era talmente innamorata del nostro pallido principe che quando lui la respinse gli lanciò la maledizione: il giorno in cui il principe si fosse innamorato si sarebbe trasformato in un essere mostruoso. Paura eh? Da allora Mezzanotte, rimpicciolito con tutto il suo castello e i suoi servitori vive triste e solitario, in attesa che qualcuno sciolga la maledizione. Ma che succede? Qualcuno è entrato nel castello? C’è un gran trambusto, inseguimenti, porte che sbattono, luci che vanno e vengono, a quanto pare la storia sta per avere inizio. Non ci resta che entrare se vogliamo sapere come andrà a finire, si, proprio attraverso il comò, ve l’ho detto che è magico, non temete, il principe è molto ospitale, un vero gentiluomo, entrare, entrate, su, sembra che non siate mai entrati in un comò…

Il principe Mezzanotte è vittima di una maledizione: quando incontrerà il vero amore sarà destinato a trasformarsi in un essere mostruoso. Per sottrarsi a tale destino decide di non innamorarsi mai, si rinchiude in un maniero fumoso e vive da solo, triste e malinconico. Un carosello di personaggi buffi e grotteschi ci porteranno nel mondo di questa fiaba delicata e romantica raccontata con uno stile insolitamente noir, misterioso e poetico”.

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