Olbia, si indaga sull’ordigno di via Nervi. Oggi la sentenza del Tar sul Piano Mancini

Restano in campo tutte le ipotesi in merito allo scoppio dell’ordigno rudimentale.

Un ordigno rudimentale, un barattolo di latta fatto scoppiare sotto un ponte in via Nervi, a Olbia. Perchè? La polizia scientifica è al lavoro nel tentativo di risalire agli autori del gesto. E non si esclude al momento nessuna ipotesi. Compresa quella che legherebbe lo scoppio dell’ordigno al sopralluogo dei tecnici della Regione per la realizzazione delle vasche di laminazione previste dal piano anti-alluvioni.

Tanto più che proprio per oggi è attesa la sentenza del Tar, che deve pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comitato di salvaguardia idraulica contro la legittimità del Piano Mancini. La Regione difende il progetto approvato dall’Autorità di bacino e finanziato con 120milioni di euro, e voluto anche dall’allora amministrazione Giovannelli per la messa in sicrezza idraulica del territorio di Olbia dopo il ciclone Cleopatra del 2013. Il Comitato invece ritiene che l’iter seguito dal Piano sia illegittimo e ne infici la validità, e per questo ha presentato richiesta di sospensiva al Tar.

Una situazione che a Olbia, in città, si è fatta negli ultimi tempi sempre più tesa, tra manifestazioni di protesta e sit in di chi vorrebbe bloccare i lavori del Piano Mancini. E l’ordigno rudimentale esploso in via Nervi non fa che accrescere questo clima di tensione, anche se al momento non si è ancora risaliti agli autori del gesto intimidatorio.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura