Olbia, voli all’estero: controlli al collasso. “Rischi per la sicurezza”

Allarme del sindacato di polizia Consap: “Uomini contati, l’ufficio di frontiera è in piena emergenza. E tre rinforzi non bastano”.

A Olbia scatta l’allarme sicurezza: personale ridotto all’osso e controlli “sacrificati” soprattutto per i voli all’estero. A sostenerlo è il sindacato di polizia Consap: “Tre uomini per rinforzare la polizia di frontiera dal primo luglio al 31 agosto sono un numero inaccettabile. L’ufficio di frontiera di Olbia è in alta stagione, soprattutto per i voli extra Schengen, e lo sarà fino a ottobre”. E se gli uomini sono pochi, inevitabilmente a venire sacrificata sarà la sicurezza. “Mancano i passaportisti – insiste il sindacato di polizia – per sopperire ai controlli di frontiera viene sacrificata l’attività di sicurezza”.

Per richiamare l’attenzione sul problema il sindacato di polizia si affida ai numeri: “All’ufficio di frontiera di Cagliari ci sono 60 dipendenti, a Olbia sono 46”. Ma se si guarda il numero dei transiti nel periodo estivo, Olbia supera di gran lunga Cagliari: “A luglio 2016 l’aeroporto di Olbia ha registrato 535mila passeggeri, 35500 extra Schengen, saliti a 565mila ad agosto, 37300 extra Schengen. A Cagliari, nello stesso periodo, i transiti sono stati rispettivamente 427mila (19mila extra Schengen) e 486mila (21mila extra Schengen).

E la situazione non cambia per quel che riguarda i porti. A Olbia 3 milioni di passeggeri con 5 unità, a Cagliari 524mila passeggeri con 22 dipendenti, Porto Torres 895mila passeggeri e 9 dipendenti. A farne le spese rischia davvero di essere la sicurezza.

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