Ospedale di Olbia introvabile da chi arriva da fuori città, segnaletica insufficiente

settimana

Pochi segnali per indicare il nosocomio.

Come se non bastasse la disagiata situazione della strada che da Palau e Arzachena porta a Olbia, qualcuno ha voluto inspiegabilmente rendere la viabilità in un determinato tratto della stessa, se possibile, ancora più difficoltosa. Il miraggio della strada a scorrimento veloce Santa Teresa – Olbia rimane ancora tale, con buona pace di chi spera che i collegamenti siano finalmente adeguati ai nuovi flussi turistici.

D’estate, infatti, il vecchio “stradone” tutto curve, che porta fra l’altro all’ex regno dell’Aga Khan, diventa un serpentone al quale bisogna giocoforza accodarsi. La tanto sospirata strada a scorrimento veloce, per cui sono stati stanziati 80 milioni di euro anni or sono, è attesa da tutti, sia da chi vive e lavora in questi territori, sia da chi deve raggiungere nel minor tempo possibile il Pronto Soccorso più vicino, quello dell’ospedale Giovanni Paolo II, abbattendo così i tempi biblici del percorso attuale. In questo periodo, però, chi non ha un navigatore e non è dotato di una certa fede, per cui la Provvidenza lo possa aiutare, si troverebbe in serissime difficoltà. Nello svincolo per la circonvallazione che dal cavalcavia porta appunto all’ospedale, sono scomparsi tutti i cartelli, compreso quello che indicava la direzione del Pronto Soccorso.

Già criticato in passato per le dimensioni troppo modeste, il cartello sembra essersi volatilizzato nel nulla, ma la segnaletica che porta all’ospedale è assente in quasi tutti gli incroci strategici. Ai turisti che dovessero aver bisogno di cure immediate, non rimarrà altro che approfondire i dettami religiosi.

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