UN ANNO DI PANDEMIA – I racconti – Efisio Mundula. “Noi volontari in prima linea”

L’attività della Croce Bianca di Olbia.

Siamo a un anno dalla pandemia e anche Olbia si è trovata a gestire l’ondata di coronavirus. Un anno che ha visto l’impegno dei volontari della Croce Bianca, che hanno dovuto fronteggiare l’emergenza, che si è aggiunta alle operazioni di soccorso ordinarie. “All’inizio della pandemia, ci siamo spesso consultati con il personale medico per quanto riguarda lo svolgimento del soccorso e per premunirci delle protezioni di sicurezza”, racconta il volontario Efisio Mundula.

I soccorsi in ambulanza sono diminuiti, ma sono cresciuti gli interventi legati alla pandemia. “C’è tanta preoccupazione da parte della gente legata alla paura del contatto in ospedale – prosegue -. Mi ricordo l’episodio di febbraio scorso, quando un signore soccorso in strada per un incidente si è rifiutato di andare al pronto soccorso nonostante le ferite riportate. Noi tranquillizziamo sempre i pazienti su queste paure infondate”.

Sono aumentate le misure per prevenire il rischio dei contagi. “Durante ogni intervento utilizziamo tutte le precauzioni disposte dalle prescrizioni – continua Efisio -, lo facciamo per ogni tipo di intervento, trattandolo come se avesse il Covid”. Tra queste precauzioni ci sono le sanificazioni delle ambulanze. La scorsa estate sono diminuiti i contagi, ma non sono diminuite le attenzioni. “Ricordo il caldo con i nostri indumenti di sicurezza – racconta -, però la situazione è stata gestita bene”. Ora la situazione pandemica non si è ancora risolta, ma rispetto lo scorso anno è migliorato l’atteggiamento verso le strutture sanitarie. “Hanno imparato che non c’è nulla da temere”, conclude.

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