Doveva essere un pascolo di bestiame, invece era una discarica: sequestro a Olbia

Il sequestro in località Maltana a Olbia.

Nell’ambito di una specifica attività di pattugliamento del territorio, volta ad individuare la provenienza di un torrente, il personale della Capitaneria di Porto di Olbia e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Tempio – Pausania ha individuato, in località “Maltana”, nel comune di Olbia, un terreno di circa 3000 metri quadri utilizzato non solo per il pascolo di bestiame ma anche come discarica abusiva di una enorme quantità di rifiuti di vario genere.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tempio – Pausania, ha portato al differimento all’Autorità Giudiziaria dell’utilizzatore del terreno all’interno del quale sono stati rinvenuti, nei pressi del bestiame intento al pascolo e molto vicino alle abitazioni di via Vittorio Veneto, anche 10 metri cubi circa di materiale tipo Eternit.

All’interno dell’area sono stati individuati alcuni manufatti risalenti ad un periodo antecedente al 2013, presumibilmente abusivi, oltre a 11 tra autoveicoli e motoveicoli di vario tipo abbandonati e apparentemente dismessi nonostante per alcuni di essi fosse comunque ben leggibile la targa. Erano inoltre presenti enormi cumuli di materiale di risulta di lavorazioni edili, nonché estintori, barili di pittura, batterie di autoveicoli ed altri rifiuti di vario genere.

Gli agenti sul posto hanno pertanto proceduto ad eseguire il sequestro preventivo del terreno. Inoltre, è stato richiesto l’intervento del personale veterinario della locale ASL al fine di adottare i provvedimenti opportuni al trattamento del bestiame rinvenuto al pascolo privo di qualunque tipo di targhetta identificativa. Per questo motivo sono stati posti sotto sequestro in vincolo sanitario 5 capi di bovino, 4 capi caprini e 2 cani, con l’obbligo di segnalazione di qualunque caso di malattia e di eventuali decessi.

Infine sono stati rinvenuti alcuni resti animali sparsi nel terreno per i quali il personale veterinario e del Corpo Forestale proseguiranno un’approfondita attività investigativa. L’operazione si inquadra nell’ambito del costante impegno che il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera ed il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna pongono in materia di tutela ambientale e dell’ecosistema non solo marino e costiero ma di tutto il territorio.

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