Va in pensione lo storico vigile del fuoco di Olbia Giampiero Budroni

Il saluto all’ispettore dei vigili del fuoco di Olbia.

Domani l’ispettore antincendio esperto Giampiero Budroni andrà in pensione. I colleghi del Distaccamento dei vigili del fuoco di Olbia, dove ha prestato servizio per la maggior parte della sua carriera, lo hanno salutato questa mattina nel piazzale della caserma.

La storia.

Entrato nel Corpo come vigile ausiliario nel 1981, è stato assunto nel Corpo nazionale come vigile permanente in prova il 10 luglio 1985 e quindi assegnato al Comando di Sassari. L’ispettore antincendi esperto Giampiero Budroni ha trascorso gran parte della sua carriera presso il Comando di Sassari, ma ha prestato servizio anche a Roma e a Nuoro, dopo che, nel 1998, è diventato capo squadra. Come istruttore professionale ha partecipato a tantissimi corsi, non solo presso il Comando di Sassari, ma presso le Sca e le Sfo in occasione dei corsi per allievi vigili.

La promozione.

Promosso funzionario nel 2015 è diventando il punto di riferimento per tutta la zona della Gallura occupandosi sia della sede terrestre che delle sedi aeroportuali, vedendo riconosciuti professionalità e dedizione, non solo dai colleghi, ma dagli utenti, dagli altri enti ed amministrazioni locali e dai gestori delle sedi aeroportuali.

Le emergenze.

Ha partecipato alle emergenze incendi in Gallura nell’agosto del 1989, all’alluvione di Porto San Paolo dello stesso anno, alle alluvioni di Olbia del 2013 e del 2015. Ha partecipato inoltre all’emergenza al terremoto delle Marche del 2016 e all’alluvione di Bitti del 2020. Durante la sua carriera si è distinto per le sue capacità tecniche ricevendo dei riconoscimenti ufficiali tra i quali l’elogio per l’intervento di soccorso, del 30 gennaio 2006, di una persona rimasta all’interno di un furgone travolto dalle acque di un torrente in piena.

L’occasione di crescita.

“Si è sempre distinto per la grande partecipazione alle attività del Comando, non solo a quelle formative, ma a tutte le attività organizzative e migliorative delle strutture del Comando non facendo mai mancare il suo appoggio e la sua collaborazione ai colleghi, durante e fuori dal servizio condividendo con entusiasmo le sue esperienze e le sue conoscenze. Fino all’ultimo ha studiato e approfondito le nuove tecniche di spegnimento, l’utilizzo di nuovi macchinari ed attrezzature di soccorso con umiltà e curiosità. Se, sotto questi aspetti, il Comando è cresciuto è anche e soprattutto merito suo“, hanno commentato i colleghi.

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