Cozze di frodo a Cala Saccaia: “Pericolo per la salute”

I controlli del fine settimana della Capitaneria di porto.

Nella giornata di sabato, 12 maggio, gli uomini della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Olbia hanno individuato e sanzionato due pescatori di frodo olbiesi intenti nella raccolta di molluschi bivalvi vivi, cozze, a Cala Saccaia.

Nell’ambito dei normali controlli disposti dal direttore marittimo, capitano di vascello Maurizio Trogu, il personale, appena giunto in zona, ha localizzato i pescatori, e recuperato oltre 30 chili di cozze, accertando e contestando una serie di violazioni. 

I due, infatti, avevano pescato un quantitativo vietato, ma soprattutto, si tratta di esemplari raccolti in una zona non certificata sotto il profilo della salubrità delle acque e quindi sprovvisti della certificazione che  renda il prodotto sicuro per l’alimentazione, in maniera tale da eliminare tutti i potenziali rischi per la salute.

Tale controllo ha permesso di scongiurare un danno ambientale, ma in particolare un danno per la salute dei consumatori in quanto secondo la normativa vigente i mitili, prima di essere immessi in commercio, devono essere comunque stabulati e soggiacere a rigidi controlli sanitari.

Ai due trasgressori sono stati dunque contestati due verbali di accertamento di illecito amministrativo, ognuno da 4mila euro, unitamente al sequestro del pescato, del quale è stata certificata la vitalità ed è stato restituito al proprio habitat mediante la reimmissione in mare nella zona in cui era stato raccolto.

Tale attività va inquadrata in una più ampia serie di controlli ambientali e sulla filiera ittica posti in essere quotidianamente dal personale della Capitaneria di Porto di Olbia.

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