Scontri all’Isola Bianca dopo la partita, si cercano gli altri ultras

Le indagini sono ancora in corso

Nelle prime ore di questa mattina, la polizia di stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tempio Pausania. I destinatari della menzionata ordinanza, eseguita dagli agenti del Commissariato di Olbia, sono 4 persone imputate di gravi reati che vanno dal lancio di materiale pericoloso, violenza in occasione di manifestazioni sportive, resistenza a pubblico ufficiale, fino alle lesioni aggravate.

Si tratta di 4 ultras, rispettivamente di 30, 33 e 40 anni residenti ad  Olbia e un 38 enne di Arzachena; per il 33enne di Olbia e il 38enne di Arzachena sono scattati gli arresti domiciliari, mentre agli altri due è stata notificata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione presso un ufficio di Polizia, alle ore 8 e alle ore 20 di ogni giorno.

Il giudice per le indagini preliminari, accogliendo in toto le richieste degli uffici investigativi della Polizia di Stato, ha ritenuto la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei quattro destinatari delle odierne misure in ordine ai reati loro contestati in occasione degli incidenti verificatisi al termine dell’incontro di calcio di Serie C “Arzachena – Pontedera” disputato presso lo stadio “Bruno Nespoli” di Olbia sabato 16 settembre scorso.

In particolare, alle 19.30 di sabato, mentre i tifosi toscani si trovavano presso il porto di Olbia in attesa all’Isola Bianca di imbarcarsi sul traghetto diretto a Livorno, nonostante la presenza di un contingente di polizia che li aveva scortati dallo stadio, venivano assaliti da alcuni tifosi locali utilizzando cinture impugnate all’estremità opposta della fibbia.

In tale circostanza, riportava ferite un tifoso del Pontedera colpito ad un occhio e subiva lesioni anche il funzionario della polizia di stato responsabile del servizio di ordine pubblico che veniva colpito alla nuca con la fibbia di una cintura.

L’intervento immediato del personale di polizia in servizio scongiurava il verificarsi di conseguenze più gravi. Nel corso degli incidenti, uno degli aggressori, il 38enne di Arzachena, veniva immediatamente bloccato dal personale di polizia. Gli altri tre venivano individuati nelle ore successive, grazie alla tempestiva attività investigativa posta in essere dal personale della Polizia di Stato del Commissariato di Olbia.

Ad uno dei tre destinatari delle odierne misure, il 33enne olbiese, è stato contestato anche il grave fatto compiuto il 10 settembre, sempre in occasione di un incontro di calcio fra le squadre Olbia e Piacenza, quando, durante il primo tempo della partita, dall’esterno dell’impianto sportivo, lanciava una bomba carta all’indirizzo del settore ospiti, la quale esplodeva sul tetto di un magazzino danneggiandolo gravemente.

Inoltre, tre dei quattro indagati risultavano già destinatari di un provvedimento D.A.Spo. della durata di tre anni, emesso nel settembre 2014 dal Questore di Frosinone per gravi disordini verificatisi in occasione della partita Sora – Olbia; ieri, per tutti e quattro, sono scattati i nuovi provvedimenti D.A.Spo. – con obbligo di firma – emessi dal questore di Sassari per una durata che va dai quattro agli otto anni.

Sono in corso ulteriori indagini per risalire anche agli altri autori dell’aggressione avvenuta ai danni dei tifosi toscani.

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