Il sindaco Nizzi si promuove a pieni voti, ma per Federbalenari va dietro la lavagna

Olbia rischia il commissariamento.

Ieri nella conferenza di fine anno il sindaco Settimo Nizzi, analizzando il lavoro fatto fino ad ora si era dato un bel 10, ma Federbalneari Sardegna non la pensa così.

“Un alunno cosi indisciplinato lo avrebbero messo dietro la lavagna – commenta Mario Isoni, presidente di Federbalneari Sardegna – . Sulla gestione della materia Balneare, il sindaco di Olbia praticamente le ha sbagliate tutte ed oggi rischia di essere il primo caso d’Italia ad essere commissariato dalla Regione per inadempienze. Siamo giunti finalmente all’epilogo di una vicenda che ha dell’assurdo: da una parte La Commissione Europea, che sulla base di una sua Direttiva Servizi del 2006, richiede all’Italia di realizzare un riordino della materia delle concessioni demaniali in 60 giorni e quindi della gestione delle coste italiane”.

“Il tutto in piena pandemia mondiale con morti e crollo dell’economia senza precedenti – prosegue – . E poi, dice il presidente di Federbalneari Sardegna, Mario Isoni, si presenta un Sindaco che, reo di essersi dimenticato del Covid, delle leggi nazionali in vigore e di essere subordinato alla Regione Sardegna, decide invano di mettere all’asta le coste della Sardegna e sul lastrico le famiglie sarde”.

Sabato scorso Federbalneari Sardegna con L’assessorato agli Enti Locali Regionale, hanno inviato la lettera di iter di commissariamento al sindaco.

“Ora siamo già a cinque giorni dalla scadenza definitiva dell’iter – spiegano – . Il sindaco potrà decidere autonomamente se seguire le leggi oppure far commissariare il proprio dirigente all’Urbanistica. Molto male, il Comune di Olbia sta accelerando l’iter di commissariamento, ponendosi in maniera politicamente trasversale rispetto al resto d’Italia. Restiamo peraltro sempre in attesa della risposta alle 34 pagine di osservazioni inviate da tutti I concessionari olbiesi. Speriamo di non dover esser costretti a fare un accesso agli atti, per comprendere la cause di tale ritardo inspiegabile. Ringraziamo questi casi isolati in Sardegna, poichè cosi facendo ci permettono di provvedere velocemente a togliere le paure e l’imbarazzo dei Dirigenti che comprendiamo”.

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