Grande spettacolo in Gallura per gli eventi del Festival Isole che Parlano

La 24esima edizione di Isole che Parlano.

Con il concerto dei Moti Mo nelle campagne di San Giorgio a Palau, si è conclusa la XXIV edizione del Festival internazionale Isole che Parlano che ha coinvolto da un lato alcuni progetti in parte ancora legati alla scena underground di giovani e giovanissimi artisti sardi, e dall’altro musicisti stranieri che hanno scelto l’Italia come come terra in cui far fiorire la loro creatività musicale, ribadendo in questo modo quella vocazione internazionale che da sempre caratterizza la programmazione del Festival diretto dai fratelli Paolo e Nanni Angeli.

Un’edizione che, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza coronavirus, ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico con il sold out registrato in tutti gli appuntamenti in programma.

Il programma di Isole che Parlano di musica ha toccato ambiti musicali differenti, spaziando dal viaggio nei territori della musica balcanica del duo Nostos – ad Arzachena per l’anteprima Aspettando Isole che Parlano – alla travolgente esibizione di Jabel Kanuteh e Marco Zanotti che, in piazza Libertà a Santa Teresa Gallura con alle spalle le Bocche di Bonifacio, hanno presentato l’album Freedom of movement, incontro riuscitissimo e dinamico tra gli arpeggi in contrappunto della kora e la pulsazione afro beat.

Una parte importante del programma si è svolta all’interno della fortezza di Monte Altura a Palau. Sabato 12 la manifestazione è stata accolta a Luogosanto. Riuscitissimo l’incontro tra Arricardu Pitau e i Campanari di Locusantu: un dialogo in terzinato in cui la tradizione centenaria dei Toccos e Repiccos si è confrontata con il lirismo del trombettista sardo, per gran parte della performance al flicorno.

Nel pomeriggio di sabato Isole che Parlano si è spostata nuovamente a Palau dove Il Tenore Murales di Orgosolo ha confermato ancora una volta la sua impeccabile interpretazione del repertorio a Tenore, proponendo un’esibizione centrata sui temi dell’identità, diversità e antimilitarismo e arricchendo l’esibizione con una esposizione dei testi.

Il Festival si è concluso domenica 13 nella campagna di San Giorgio, con la poetica minimale e delicata del violinista Simone Soro, in apertura di una travolgente esibizione dei Moti Mo. Alessandro Cau (batteria), Tancredi Emmi (basso) e Marco Coa (al Rothes e elettronica), coadiuvati da sublimi interventi alla tromba di Arricardo Pitau, hanno proposto un concerto di rock sperimentale, con derive free e ampi spazi dedicati all’improvvisazione, confermando lo stato di salute della musica creativa in Sardegna.

Isole che Parlano dà appuntamento alla XXV edizione che si terrà dal 6 al 12 settembre 2021.

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