Vogliono farle pagare due volte la stessa bolletta, l’odissea con gli uffici di Abbanoa di Olbia chiusi

La disavventura di una cliente di San Teodoro.

Un subentro, un debito pregresso fatto pagare due volte con i relativi doppi interessi e una tariffa agevolata in quanto prima casa totalmente ignorata. Questi sono gli elementi di quella che potrebbe ormai considerarsi la solita bolletta pazza di Abbanoa. Ma questa volta gli ingredienti della storia non sono completi perché a tutto ciò va aggiunta la pandemia.

Gli uffici di Olbia, dove fu eseguito il subentro e dove Maria, la cliente di San Teodoro, avrebbe voluto chiedere chiarimento, sono chiusi a causa dell’emergenza sanitaria e fino al suo termine. Lo recitano una serie di cartelli appesi alla porta d’ingresso.

Nessuna possibilità di appuntamento. Solo il numero di assistenza clienti da poter contattare, a pagamento da cellulare, ma tramite il quale Maria non è mai riuscita a parlare con nessun addetto. Non rimane che inviare una mail di reclamo, una Pec, nel caso specifico, che in due settimane invece di provocare una risposta ha prodotto un sollecito di pagamento.

Per gli utenti di Abbanoa i tempi del Covid 19 complicano ulteriormente i rapporti con l’ente gestore delle acque. L’emergenza sanitaria sembra aver rafforzato quel muro di gomma contro cui, già in tempi normali, vanno a scontrarsi in caso di disguidi o reclami.

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