L’ultimo saluto a Gian Luca, il barman di San Teodoro della tragedia dell’Isuledda

I funerali di Gian Luca Mossa.

“Quando ho saputo che il ragazzo in questione era Gian Luca mi si è stretto il cuore. I suoi occhi azzurri emanavano luce. Parlavano. Gian Luca ha lasciato in tutti noi, che siamo qui per lui, un ricordo”. Si è stretto il cuore quando don Alessandro Cossu ha pronunciato queste parole dal pulpito. In un clima surreale e di assoluta mestizia si sono svolti, questa mattina, i funerali di Gian Luca Mossa, il giovane di 27 anni morto annegato, all’alba di ieri, nella spiaggia dell’Isuledda a San Teodoro.

In tantissimi a dare l’ultimo saluto a Gianni Luca. Amici di sempre, i ragazzi con cui ha condiviso la sua vita. I familiari, visibilmente sconvolti, per una tragedia ancora difficile da capire. E poi i tantissimi avventori dei locali in cui Gian Luca lavorava. Un barman molto noto tra i suoi coetanei, che allietava le estati della zona con i suoi cocktail e la sua allegria.

La morte di Gian Luca ha sconvolto tutti. Compreso il sindaco Domenico Mannironi, che del giovane di San Teodoro è stato anche medico di base. In ricordo del ragazzo l’amministrazione comunale ha deciso anche per stasera, come fatto ieri, di vietare la musica. Tutti gli eventi in programma si svolgeranno con compostezza.

Gian Luca è morto per una probabile congestione, dopo essere entrato in acqua per sbrogliare la lenza della canna da pesca. Si trovava all’Isuledda con alcuni amici, dopo la serata di lavoro di un locale di San Teodoro. Nonostante i soccorsi non si è potuto fare nulla per salvarlo.

L’ultimo saluto a Gian Luca, che si è celebrato stamattina nella chiesa di Madre Teresa di Calcutta di San Teodoro, parla il linguaggio dell’irrealtà, che si respira intorno a questa assurda tragedia. Le offerte raccolte durante il funerale saranno donate ai bisognosi per volere della famiglia del ragazzo.

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