La siccità non diminuisce, San Teodoro chiede lo stato di calamità naturale

La dichiarazione della giunta comunale.

Sono tempi duri per l’agricoltura nella nostra isola. Non piove da mesi e la conseguente siccità sta arrecando gravissimi danni alle aziende del territorio. Con queste motivazioni, e a seguito dell’interruzione del servizio irriguo in tutto il comprensorio del Posada, alimentato dall’ invaso di Maccheronis, disposto lo scorso 14 settembre dal direttore generale del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, la giunta del Comune di San Teodoro ha dichiarato lo “stato di calamità naturale” per l’intero territorio comunale.

La chiusura dei comizi irrigui ha avuto come seconda conseguenza l’emanazione di un’ordinanza sindacale, emessa lo scorso 4 ottobre e valida fino ad esplicita revoca, che dispone il divieto di prelievo e di consumo di acqua grezza derivata da tutte le reti irrigue del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale. Rimane garantito l’approvvigionamento idrico per le utenze che forniscono acqua per gli usi civili, come i potabilizzatori pubblici o privati, anche tramite le autobotti messe a disposizione dalla Protezione Civile. A questo proposito i detentori e i conduttori di aziende agricole e case sparse sono invitati ad effettuare la richiesta di fornitura di acqua presso la sede del Comune di San Teodoro, in modo tale da poter organizzare il servizio.

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