Un arsenale da guerra sparito dall’isola di Santo Stefano, scoppia il caso. L’onorevole Pili: “Si faccia chiarezza”

L’onorevole sardo ha presentato diverse interrogazioni in parlamento.

Un arsenale da guerra sparito. Dai bunker di La Maddalena, nei sotterranei di Guardia del Moro, sarebbero sparite casse e casse di armi di ogni genere. La denuncia arriva dal deputato sardo di Unidos Mauro Pili, che presenta alcune immagini inedite a testimonianza delle sue parole. Nella galleria di foto si vedono distese infinite di armi accatastate dentro i tunnel di La Maddalena . “Sono la rappresentazione più evidente di quanto materiale bellico fosse nascosto lì dentro e di quanto ne sia di fatto sparito senza alcuna certificata rappresentazione al parlamento – denuncia Pili -. Il silenzio del governo sulle mie reiterate interrogazioni sulla partita di Guardia del Moro è spiegato dalle immagini di cotanto materiale bellico. Emerge un dato eloquente: a Guardia del Moro erano stivate non solo partite rilevanti di mitragliatrici ma molto di più”.

Nessuno pare abbia mai saputo in realtà quante fossero queste riserve belliche e soprattutto la loro destinazione finale. C’erano missili filoguidati, razzi campali, spolette, razzi anticarro per RPG7, cartucce di vario tipo, 29 mila mitragliatrici Kalashnikov dichiarate, ghiere metalliche. “Ci si deve interrogare su che fine ha fatto quell’arsenale – attacca il deputato sardo -. E soprattutto perché, come aveva ordinato la magistratura nel 2005, non era stato distrutto a conclusione di un processo che vedeva imputati tra altri i proprietari di quel carico illegale destinato alla guerra in Bosnia”.

L’armamento nascosto dentro Santo Stefano, infatti, era una parte dell’arsenale confiscato 24 anni fa nel canale d’Otranto alla nave mercantile Jadran, un cargo maltese partito dall’Ucraina e diretto in Croazia, ma intercettato e costretto ad ancorare nel porto di Taranto. “Ora serve chiarezza – prosegue Pili, che aveva presentato articolate interrogazioni sulla questione si era visto negare l’accesso nei bunker di Guardia del Moro proprio nei giorni dello svuotamento dei tunnel. -. Per questa ragione il ministro della Difesa deve dichiarare realmente l’uso e la destinazione di queste armi. Ora che esistono queste prove evidenti di quantità e tipologie nascoste dentro i bunker sardi serve una risposta ufficiale senza ulteriori silenzi di Stato su questa partita. Vogliamo sapere che fine hanno fatto queste armi e soprattutto se sono finite nelle mani di gruppi terroristici in giro per il mondo. Una gestione talmente superficiale e oscura di questa vicenda necessita di risposte senza alcun tipo di riserva. Se non arriverà una risposta compiuta ed esaustiva mi vedrò costretto ad altre azioni per denunciare questi scandalosi traffici di armi da parte dello Stato italiano”.

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