Numero chiuso a Rena Bianca: Lega e Pd contro il Comune di Santa Teresa Gallura

Polemiche a Santa Teresa Gallura per il numero chiuso a Rena Bianca

Acque agitate a Santa Teresa Gallura per come il Comune ha introdotto il numero chiuso per tutelare la spiaggia di Rena Bianca. Sotto attacco non c’è la decisione di proteggere quel tesoro ambientale, ma le scelte fatte e la mancata condivisione del percorso. Arrivando da strade diverse si trovano allineate su questi aspetti forze politiche come Lega e Pd. Il deputato del Carroccio Dario Giagoni e il gruppo Dem in Consiglio comunale non vedono di buon occhio le decisione della Giunta di Nadia Matta.

Le critiche del leghista Giagoni

“Non sono contrario al numero chiuso a Rena Bianca, ma non va fatto così: ci sono tanti aspetti che non vanno”. Dario Giagoni contesta il mancato coinvolgimento dei cittadini, ma anche i costi, gli orari e tanti altri aspetti di questa iniziativa. “È mancato un confronto pubblico. Questa amministrazione – che io ho supportato – ha fatto campagna elettorale su comunicazione e confronto. Se n’è parlato per due anni, ma mai un confronto con le associazioni di categoria”. Tante le note dolenti del provvedimento secondo il deputato leghista: “Per chiunque abbia governato Santa Teresa non ho mai risparmiato critiche costruttive”.

“Se uno ama ambiente, lo ama per tutte le spiagge: anche Capo Testa ha l’erosione e la stuoia va estesa a tutte le spiagge – commenta Dario Giagoni-. A Rena Bianca i divieti non valgono dalle 18 alle 8 e chi controlla la spiaggia? Mai vista una tutela part time. Tra le tante cose che non vanno c’è l’impossibilità di fare cambio nominativo dopo la prenotazione e i costi. A Stintino si paga pure di meno e la navetta è gratis: qua chi viene al mare con la famiglia poi non andrà a cena fuori la sera. Ci sono già prenotazioni cancellate da chi non sa se potrà andare a Rena Bianca”.

Il parere sfavorevole del Pd

“Non si è provveduto dalle prime fasi ad informare in modo dettagliato i vari operatori del settore a cui tutti i giorni giungono varie richieste di chiarimenti da parte di potenziali ospiti”. Anche il gruppo Pd in Consiglio comunale ha una lunga lista di punti deboli del provvedimento. “Punto non condivisibile è il prezzo di accesso – scrivono Alessandro Alluttu, Tiziana Cirotto, Paolo Sardo e Caterina Staccuneddu -. È chiaro come il vero intento non sia la salvaguardia del bene naturale, ma il rimpinguamento delle tasse comunali, dato che il costo di 3,50 euro a persona appare esagerato”. Quattro mesi di numero chiuso sono troppi secondo i Dem. “Altre criticità emergono dal numero dei posti stabilito nel regolamento dalla giunta e il periodo in cui vige il numero chiuso (1 giugno – 30 settembre) – contestano -. La quota dei 1000 ingressi al giorno, nei mesi di giugno e settembre appare esagerata in quanto difficilmente la spiaggia arriva a numero di presenze da saturazione in quel periodo”.

“Il livello di fruibilità pubblica della spiaggia sta diminuendo sempre di più – si legge nella nota del Pd Santa Teresa -. Dato che dallo scorso anno è presente un’ulteriore concessione balneare che proprio in questi mesi è stata confermata dall’amministrazione con l’inserimento nel nuovo Pul. Questa è una criticità di rilievo che non può essere ignorata se si ha in mente realmente di progettare un futuro di salvaguardia per la Rena Bianca e la sua fruibilità per tutti. La fruibilità pubblica dell’arenile appare compromessa già in partenza, dato che lo spazio occupato dalle concessioni demaniali è aumentato negli ultimi anni”.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura