La bufala di Facebook a pagamento invade i social della Sardegna

In molti sono cascati nella bufala di Facebook a pagamento.

La recente decisione di Meta di introdurre un piano a pagamento per le sue piattaforme, inclusa Facebook, ha generato scompiglio anche tra gli utenti della Sardegna. Una “catena di Sant’Antonio” diffusa sul social network ha contribuito a creare confusione, con molti utenti che condividono un messaggio erroneo.

Il messaggio condiviso da migliaia di utenti su Facebook.

“Anch’io sto disattivando! Così ora lo stanno facendo, appena annunciato su Channel 4 News. Facebook addebiterà a tutti gli utenti a partire da lunedì. Puoi fare un’opt-out facendo questo. Tieni il dito su questo messaggio e copialo. Non si può condividere. Non do il permesso a Facebook di addebitare 4,99 dollari al mese sul mio account, anche; tutte le mie foto sono di mia proprietà e non di Facebook!!! Un ringraziamento speciale a Larry per questo consiglio legale… e a Tim Barker per aver pubblicato queste informazioni – si legge nel testo condiviso da diverse migliaia di persone -. Dichiaro che non do a Facebook Meta il mio permesso di usare nessuno dei miei dati o foto personali”.

L’azione non ha alcuna validità legale: cosa c’è da sapere.

Questa azione, vale la pena ricordarlo, non ha alcuna valenza legale, poiché gli utenti accettano le “Condizioni d’uso” del social al momento della creazione dell’account, e le modifiche devono essere approvate direttamente nelle impostazioni personali dell’utente. La sottoscrizione di un abbonamento non può avvenire tramite un messaggio. Tuttavia, il vero problema in questa situazione è che molti utenti sembrano non comprendere appieno le dinamiche delle piattaforme che utilizzano quotidianamente. Ciò li porta a dare credito a messaggi poco credibili, anche quando presentano evidenti segni di inattendibilità.

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